Amaro de Angostura Versus Competition: la Finale

Una serata all’insegna della competizione, del divertimento e dell’Amaro di Angostura. Il Blanco Beach Club di Fregane ha ospitato i partecipanti della finale dell’Angostura versus competition, dove quattro

Il briefing prima della gara

Il briefing prima della gara

squadre di bartender, due provenienti dall’Italia e due dalla Gran Bretagna si sono sfidate in una gara a colpi di fantasia, velocità e una buona dose di Angostura. Ad esaminare e valutare l’operato di questi quattro team una giuria internazionale, composta da Giampiero Francesca, Danyel Jones (brand ambassador di Angostura) e Jane Ryan (The cocktail lovers), che hanno fatto il loro ingresso sulle note della canzone My Time is Now, il tema usato dal wrestler americano John Cena per i suoi ingressi sul ring. Quattro i team ad affrontarsi, britannici contro italiani, con due capitani d’eccezione: Paolo Sanna del Banana Republic per le squadre tricolori e Jim Wrigley per i sudditi di sua maestà.

Si comincia con il primo dei tre round che comporranno la sfida: le squadre sorteggeranno due drink classici che poi dovranno “twistare” includendo nella ricetta almeno 30 ml di Amaro di Angostura; si tratta

I team italiani

I team italiani

quindi di dieci cocktail da preparare in dieci minuti, di cui cinque saranno dedicati alla scelta degli ingredienti da usare e alle varie preparazioni, i restanti cinque minuti invece andranno alla preparazione effettiva della ricetta. La prima batteria è composta dai ragazzi del Blind Pig at Social Eating House, Kevin Price Houghton e Olivier Cibrario, che sfideranno la squadra del Pinch, composta da Mattia Lissoni ed Erik Viola; i primi sorteggiano come drink l’”Old Fashioned”, i secondi invece la categoria “Sour”.  Pronti, via. Gli inglesi realizzano il sour unendo l’Amaro di Angostura con il Limoncello Pallini, Vermouth bianco Carlo Alberto e succo di limone, mentre i ragazzi del Pinch decidono di creare un drink dai forti connotati erbacei, unendo l’Amaro di Angostura con l’Alpestre, della Genziana fresca, limone, zucchero; passando all’”Old Fashioned” i ragazzi milanesi optano per un’unione di bourbon Evan Williams con l’Amaro di Angostura, aggiungendo anche il Punt & Mes e nuovamente l’Alpestre,

Le squadre inglesi

Le squadre inglesi

sostituendo la soda per sciogliere la zolletta di zucchero con del ginger beer; mentre il team Blind Pig opta per un interessante accostamento tra il bourbon Evan Williams, l’Amaro di Angostura e il Maraschino Pallini. Il giudizio finale dei giudici alla fine arride ai ragazzi inglesi.

La seconda batteria vede invece contrapposti i ragazzi della Cocktail Trading Company, rappresentati da Andy Mil e Elliot Ball, e i romani del Porto Fluviale, Federico Tomasselli e Lukasz Kloc. Questa volta ad essere sorteggiati sono il “Daiquiri” e il “Manhattan”. I ragazzi del TCT scelgono per il “Manhattan” un approccio molto classico optando per il bourbon Even Williams sposandolo con il vermouth dolce  Oscar 697 completando la ricetta con l’Amaro di Angostura, mentre dall’altro lato del bancone il Porto Fluviale risponde scegliendo sempre l’Evan Williams per il bourbon e l’Oscar 697 per il vermouth, Angostura bitter e Angostura bitter orange a cui si

La giuria degusta

La giuria degusta

va ad aggiunger un sorprendente maraschino Stock. Passando al “Daiquiri” invece in terra britannica la scelta ricade su un rum Angostura 1787, lime e ovviamente l’Amaro di Angostura, dall’altra parte i ragazzi di Roma rimangono su un tradizionale rum blanco di Angostura, lime e zucchero liquido, aggiungendo anche l’Amaro di Angostura e nuovamente il maraschino Stock.  Alla fine di questo primo round i giudici assegnano la vittoria ad entrambi i team inglesi in entrambe le batterie.

Dopo una piccola pausa per ricaricare le forze si comincia con la seconda prova, dove questa volta ad essere fondamentale e la velocità di esecuzione. Tutti i team dovranno infatti eseguire la stessa ricetta, un particolare “Trinidad Sour” (40 ml di Amaro di Angostura, 15 ml di Rye Whiskey, 25 ml di succo di limone e 15 ml di orzata) in un tempo limite di 5 minuti. Rimescolando gli abbinamenti, questa volta a sfidarsi saranno prima i ragazzi del Pinch contro CTC, per poi lasciare il bancone ai ragazzi del Porto Fluviale e del

I Trinidad Sour di Federico Tomasselli

I drink di Federico Tomasselli

Blind Pig. In entrambe le batterie la velocità gioca un ruolo importante, specialmente se si pensa alla necessità di affrontare un bancone affollato, ma anche la precisione resta fondamentale nella costruzione di un ottimo drink. In entrambe le prove le due squadre italiane si sono dimostrate si veloci, ma allo stesso tempo meno precisi degli inglesi che, prendendosi più tempo hanno costruito il drink in maniera più ordinata.

E arriviamo così al momento culmine della serata: il “Punch”. Per questa particolare prova i ragazzi dovranno confrontarsi con una mistery box, al cui interno saranno contenuti una parte degli ingredienti che dovranno andare a comporre il punch. Come nella prima prova ci saranno cinque minuti dedicati alla scelta degli ingredienti e cinque minuti per la miscelazione effettiva. Ad affrontarsi sul “palco” prima i ragazzi del Pinch e del CTC, poi Porto Fluviale e Blind Pig.  I concorrenti del

Il punch servito in un camioncino giocattolo

Il punch servito in un camioncino giocattolo

CTC trovano nella mistery un camioncino giocattolo, del basilico, una pistola ad acqua, erbe aromatiche e dei cupa chups, mentre al Pinch sono toccati in sorte una carriola giocattolo, una pistoletta ad acqua e una melanzana. La squadra inglese completa la prova prima del Pinch, aggiungendo alla creazione del loro punch l’Amaro di Angostura, vermouth bianco Carlo Alberto, succo di limone, rum Angostura 1787, Alpestre e ginger beer. Passando all’ultima sfida, Blind Pig vs Porto Fluviale, la gara della mistery box (cedrata, del basilico, un ananas, un tubo di bolle di sapone una zucchina) si trasforma in un vero e proprio “show” dal momento che i ragazzi romani decidono di incorporare la parte ludica della mistery box in quella che sarà la loro esibizione, dopo una iniziale

I vincitori, il Blind Pig at Social Eating House

I vincitori, il Blind Pig at Social Eating House

preparazione degli ingredienti da miscelare (Amaro di Angostura, Limoncello Pallini, Vermouth bianco Carlo Alberto, succo di pompelmo, bitter Angostura e bitter orange). I ragazzi del Blind Pig hanno invece combinato la loro mistery box con Amaro di Angostura, rum 1824 Angostura, succo di pompelmo, acqua frizzante e aranciata, Limoncello Pallini, Vermouth bianco Carlo Alberto e foglie di basilico per un risultato estremamente gradevole e avvolgente.

Si conclude qui la gara, ai concorrenti viene concesso di riprendere un po’ il fiato prima del verdetto finale che premia il team del Blind Pig con la prima posizione e il primo premio, consistente in un viaggio durante il carnevale a Trinidad e Tobago; seconda posizione assolutamente meritata viene assegnata al team Porto Fluviale, che parteciperà al Bar Convent Berlin di quest’anno.

Giorgio Morino

"L'incapacità di stare fermo e il desiderio di scoprire sempre cose nuove mi ha portato a scrivere. Il cinema è stata la mia prima casa, il mondo era la luce del proiettore in una sala buia e affollata. Fuori dal cinema c'era Springsteen e il rock 'n' roll, immagini di un'America che forse non esiste più a bordo di una Chevelle decappottabile. Un giorno ho scoperto il whisky, e da quel momento la mia vita non è stata più la stessa. Perché non scrivere anche di questo in fondo? Cocktail preferito: whisky sour Distillato preferito: Talisker 10 anni"

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