Banana Republic: in perfetto stile italiano con Martin Miller’s Gin & Cocchi Vermouth

Per gli habituè della mixology romana il lunedì sera al Banana Republic è un must. Punto di ritrovo di barman della scena capitolina, giornalisti e clienti del locale; In perfetto stile italiano rappresenta la perfetta chiusura del week end del vero gaudente. Alla plancia di comando, dietro al bancone del bar, il dinamico duo, i Bud Spencer e Terence Hill della miscelazione, Paolo Sanna (Banana Republic) e Patrick Pistolesi (Barnum), quest’ultimo ormai  più che una guest, quasi un coinquilino.In pertetto stile italiano Questo lunedì però l’invitato speciale al Banana Republic non è un maestro della miscelazione in trasferta, ma due prodotti di eccellenza: il Martin Miller’s Gin e il Cocchi Vermouth. Il primo, un solido gin dalla tradizione londinese, nasce per scommessa dello stesso Martin Miller. Il gusto peculiare di questo distillato è il risultato di vari fattori, in particolare dall’impiego del mitico alambicco “Angela”, dei primi del secolo scorso, e dalla presenza di una solida base di bacche di ginepro italiano. Per raggiungere il suo inconfondibile bouquet, che va dalla violetta al cetriolo, il gin è sottoposto a quattro fasi di distillazione. Nelle varie fasi si susseguono negli alambicchi  dieci botanicals e, per finire, il colpo di cannone: un estratto di cetriolo dopo la quarta distillazione. Per completare l’opera gli manca solo la parola per questo Martin Miller decise di usare la migliore acqua possibile,  quella dei ghiacciai islandesi. Il secondo protagonista della serata è un classico della tradizione italiana; il Cocchi Vermouth, che viene fuori dall’invenzione di un pasticcere fiorentino emigrato a Torino. Un prodotto considerato storico perché realizzato ancora secondo la ricetta originale, con le sue venti erbe botaniche e quell’impronta inconfondibile data dalla china. Questi due prodotti sono le basi dei drink inventati da Paolo e Patrick per il menù In perfetto stile italiano.


Il menùIl menù con Martin Miller’s Gin e Cocchi Vermouth Iniziamo con i cocktail di Patrick Pistolesi, che la leggenda vuole siano  nati in una serata e trascritti su un tovagliolo di un bar. I primi due, che a nostro avviso si contendono la palma dei migliori, sono: il Martin-ez (Martin Miller’s Gin, Cocchi Vermouth dolce, Cynar, Bitters mix) di un colore mogano limpido e un aroma leggermente agrumato e speziato, perfetto al palato, con una apertura dolce e un finale amaro persistente dato dal Cynar; e La spedizione dei Miller’s (Martin Miller’s Gin, Cocchi Vermouth dolce, Rabarbaro Zucca,lime, zucchero e bianco d’uovo), che all’occhio sembra una weiss, leggermente sour, con un tocco amarostico,dolce sulle labbra e al naso profumante di pesca e frutta matura. Per chiudere il tris un Fra Martin-o un twist sul Negroni che conta oltre il Martin Miller’s e il Cocchi Vermouth, Campari, Maraschino e bitters mix. Paolo Sanna risponde con due drink di cui uno, il Donny Blanco, è un twist sul Martini Cocktail ( Martin Miller’s Gin, Americano Cocchi,elisir di camomilla e bitters al pompelmo). Il secondo, il Marty mc Fly, è un long drink che alla vista è un fantasma, al naso un prato fiorito con cespugli di rose e cespi di camomilla, in bocca un fresco ruscello; leggermente dolce, leggero e gustoso (Mertin miller’s Gin, limone, future syrup che dà le note floreali,  Tonico Vernelli e Beef Soda). Per finire la serata a voi la scelta tra due shot del Geiser ( Martin Miller’s Gin, Cheartruse Vert, lime e zucchero), dal sapore vegetale e botanico, oppure un classico, insuperabile Gin Tonic, come i veri barman insegnano.

Fabio

Iniziata la mia carriera bevendo sidro per tutti i pub del quartiere Prati di Roma, fatale fu un viaggio in Scozia che mi fece scoprire le gioie della birra e del Whisky, per poi consacrarmi al luppolo sulle strade del Belgio tra Trappisti e Lambic. Dal pub sottocasa al micro birrificio più sperduto, dal Manzanarre al Reno, dalla Gran Bretagna alla Scandinavia, in una costante ricerca della birra più introvabile; senza mai disdegnare un buon distillato o un ottimo cocktail. Birra preferita: La Duchesse de Bourgougne (una Flanders Red Ale della Brouwerij Verhaeghe Vichte) è stata per anni la mia compagna preferita; Cocktail preferito: MIlano – TOrino, in fondo siamo pur sempre italiani; Distillato preferito: Sarò uno dei pochi a dirlo ma…Scapa!

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