Baritalia Hub

Chi, se non Bargiornale, da oltre trentacinque anni “la bussola dei bar italiani”, poteva organizzare una due giorni di incontri, eventi, competizioni e masterclass, che mettesse insieme il complesso universo del bar dalla colazione al dopocena? BarItalia Hub non è stata infatti solo l’ultima tappa del lungo viaggio di BarItalia, la competizione a squadre che ha toccato, quest’anno, regioni in grande ascesa, coma la Sicilia

Il pubblico durante uno dei molti incontri del Baritalia Hub

Il pubblico durante uno dei molti incontri del Baritalia Hub

e la Puglia, ma un’occasione unica di incontro e confronto fra professionalità ed esperienze diverse. Basta guardare il programma della manifestazione per rendersi conto della quantità e della qualità degli ospiti presenti, degli incontri organizzati, delle occasioni di crescita e dibattito proposte. Dalle lezioni sul caffè, agli spunti per innovare i propri servizi culinari fino alla più avanzate tecniche di mixology l’evento, ideato dalla redazione del più longevo giornale di settore, ha mostrato la bellezza e la varietà del mondo del bar. Grandi nomi di casa nostra e astri nascenti si sono alternati sui palchi del Palazzo del Ghiaccio di Milano, raccontando la propria esperienza ed il loro approccio a questa professione. Esperienze rivoluzionarie ed innovative come quella di Filippo Sisti di Carlo e Camilla in Segheria, uno dei migliori cocktail bar del capoluogo lombardo (presente nella nostra Guida ai migliori cocktail bar d’Italia), il cui modus operandi sarebbe stato, per lo psicologo Edward de Bono, un perfetto modello del suo pensiero laterale, in quanto fondato sull’osservare un problema (in questo caso la creazione di un drink) da diverse ed inusuali prospettive. Un approccio unico, così come uniche sono le storie di Daniele Gentili e Giuseppe Gallo, giunti da Londra per narrare il loro modo di costruire una drink list ed il loro approccio al cliente, o quelle di Simone Caporale, ex bartender dell’Artesian di

La masterclass di Leonardo Leuci

La masterclass di Leonardo Leuci

Londra, miglior locale della World’s 50 best bars, o ancora quelle di Leonardo Leuci, primo artefice, con il Jerry Thomas Project, di quel rinascimento italiano in fatto di miscelazione che stiamo ancora vivendo. Un panorama di volti noti, come quelli di Patrick Pistolesi e Samuele Ambrosi, mai banali nelle loro presentazioni, ed emergenti, come Mirco Guizzardi che, con il suo Frecciabar di Piumazzo (MD), rappresenta uno dei volti più particolari ed autentici del nostro paese. Come per il cocktail bar così per le aziende. Spazio dunque alla famiglia Martini, con Elena Delmagno ed il veterano Mauro Lotti, per gli ottimi vermouth Riserva Speciale Ambrato e Riserva Speciale Rubino, a Compagnia dei Caraibi, con Francesco Pirineo in plancia per raccontare e descrivere il Bitter Rouge e il Vermouth Carlo Alberto Riserva, ma anche a realtà in crescita nel settore, come la storica distilleria Roner, con la presentazione dello Z44 gin, o la distilleria Valentini, che, insieme al MAG di Milano, ha raccontato la storia del Tovel gin, distillato proveniente dall’omonimo lago alpino.

BarItalia, Junior ed il Summer Drink & Eat

Se il già ricco panorama di incontri e masterclass non fosse bastato a soddisfare la curiosità insaziabile degli addetti ai lavori ben tre competizioni arricchivano il programma di questo Baritalia Hub. Come completamento del tour organizzato da Bargiornale non poteva ovviamente mancare la ormai mitica competizione a squadre che ha visto fronteggiarsi dieci team composti da quattro valenti barman. Compagini provenienti da un unico locale, come nel caso di Branca e del suo team Pinch (Mattia Lissoni, Erik Viola, Carlo Simbula, Fabio Brugnolaro), esclusivamente (o quasi) da un’unica città, come per il gruppo torinese di Compagnia dei Caraibi (con l’eccezione di Paolo Sanna, del Banana Republic di Roma, gareggiavano Carola Abrate della Drogheria, Marco Ricetti dell’inside e Salvatore Romano di

Il team Compagnia dei Caraibi

Il team Compagnia dei Caraibi

Barz8), o rappresentative dell’intero paese, come nel caso di Cortese (con Roberto Pellegrini, Tacco11 di Spinea (VE), Federico Cremasco, Hamingway di Polcenigo (PN), Jonathan di Vincenzo, Tiki Comber di Cesenatico (FC) e Ambrogio Fazio, Mario’s Cafè di Varazze in provincia di Savona), Lucano (Andrea Paci, Roo bar Hauser Hotel di St.Moritz, Paolo Baccino, The Balance di Savona, Omar Vesentini, Fresco di Como, Guglielmo Miriello del DRY di Milano), Fabbri 1905 (Diego Ferrari, La Rotonda Bistro di Milano, Cinzia Ferro, Estremadura Caffè di Verbania, Gianpaolo Posata, La Botega di Verona, Paolo Rovellini di Duomo21 di Milano) e Roner (Nicola Libardi, Tatikakeya di Calceranica Al Lago (TN), Matteo Rebuffo, Les Rouges di Genova, Elis Carriero, Charles Flamminio del Belludì42 di Riccione). Tre componenti delle squadre

Il team Martini

Il team Martini

hanno affrontato pubblico e giuria, realizzando una variazione di una ricetta classica, mentre il quarto, il maestro di cerimonie, li ha deliziati raccontando una storia che unisse i drink proposti. Pezzi da novanta, questi ultimi, come i già citati Mauro Lotti, per Martini (in squdara con Daniele Pons, Elena Delmagno, Rachele Giglioni del Rivalta Caffè di Firenze), Leonardo Leuci, per Campari Academy (con Piero Appeso, Rita di Milano, Daniele Montorfano, La Pinetina di Appiano Gentile(CO) e Davide Cerioli, Avenida Tapas Bar di Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano), Simone Caporale per Turin Vermouth (con Erica Rossi, Caffè Miranda di Formentera, Luca Rossi del Muà di Genova e Vanessa Vialardi del Soho23 di Torino), e Matteo “Zed” Zamberlan per Strega (Erica Pianca, Hard Rock Cafè di Venezia, Alessio Giovannei e Riccardo Soncini, The Craftman di Reggio Emilia). Accanto a questa competizione fra “grandi”, il Baritalia Hub riservava una competizione ai più giovani, Baritalia Junior, un’iniziativa fortemente voluta da una delle più importanti firme della rivista, Stefano Nincevich. Dopo aver presentato in anteprima il suo libro, Cocktail Safari: viaggio nel mondo del bere miscelato,  è stato lo stesso Ninchevich a dare avvio alle danze per una gara divisa in cinque categorie: drink a base caffè, low alcool, cocktail da asporto, aperitivo e dopocena. Sotto gli occhi attenti di una giuria

La presentazione del libro Cocktail Safari di Stefano Nincevich

La presentazione del libro Cocktail Safari di Stefano Nincevich

internazionale, composta da Philip Duff, “mente” di Tales of the Cocktail, Daniele Gentili e Giuseppe Gallo, hanno trionfato Violetta Canali dell’Eupili Café di Pusiano (CO), con il suo “Oriental-Russian” per i drink con il caffè, Mattia Dipasquale del Xxl Cafè di Chivasso (TO), nella sezione low alcool con un “Conquistatore” e Giuseppe Tatone dello Speakeasy di Bari, che con il suo “Senso” ha primeggiato nella sezione dopocena. Utilizzando il nuovissimo Farmily (un distillato unico nel suo genere creato da Flavio Angiolillo e Marco Russo) Nico Scarnera del MAG Cafè di Milano ha avuto la meglio nella sezione cocktail da asporto (di cui il Backdoor43 rappresenta sicuramente il miglior esempio italiano) mentre si è conclusa con l’ex equo di Pietro De Feudis del magnifico Trussardi alla Scala di Milano, anch’esso presente nei migliori locali d’Italia di BlueBlazeR, e Michele Ferruccio del Music Inn di Roma la gara della sezione aperitivo.

I vincitori di BarItalia Junior

I vincitori di BarItalia Junior

Non poteva infine mancare, in questo inizio estate, un appuntamento divenuto un classico per appassionati e gli addetti ai lavori, il Summer Drink & Eat organizzato da RGMania e Drinkable Berebeneovunque, in collaborazione con Compagnia dei Caraibi. Una gara ogni anno sempre diversa che trova la sua perfetta collocazione al Baritalia Hub, rinnovando, anche per volontà di Alessandro Melis di Drinkable Berebeneovunque, la sua identità. E’ infatti una vera o propria attività di scouting quella che ha permesso ai selezionatori di questa competition di scegliere i dodici locali protagonisti della gara. A sfidarsi infatti gli stessi cocktail bar, con la loro identità, i loro concept, la lo loro idea di bar. Realtà spesso lontane dai riflettori ma che, anche proprio per questo lavoro complesso e oscuro, meritavano di poter competere in una gara così importante, all’interno di un evento tanto prestigioso. Davanti alla folta giuria si sono susseguiti, raccontando in modo diverso e divertente il loro mondo,

Un momento del Summer Drink&Eat

Un momento del Summer Drink&Eat

nuovi format come la Drogheria di Licata, ultima nata della mente poliedrica di Mattia Cilia, locali già più noti, come l’Archivio Storico di Napoli, cocktail bar provenienti dal nord, come il To NY di Rovereto, e dal sud, come il colorato A’ Barraca di Bisceglie, dalle grandi città, Roma (Niji Cafè e Bootleg), Milano (Surfer’s Dan) e Torino (Inside), e dalla provincia, come nel caso dello Small Batch di Abano Terme, del Kiosko Stiss giunto dal lago di Viverone o del My Lounge di Cesano Brianza. My Lounge che, grazie alla suo stile, divertito ed autentico, ha portato a casa la vittoria finale, con un premio alzato al cielo di Milano da Luca Simonetta, il titolare del cocktail bar.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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