Belhaven Brewery: Robert Burns Ale e non solo…

Sarà forse perchè non ha mai marchiato le maglie di una delle squadre di Glasgow che in Italia la Belhaven non ha mai raggiunto un degno livello di notorietàpho_belhaven_brewery (come ad esempio la sua connazionale Tennent’s), però se in Scozia chiedete quale è la birra nazionale i più vi indicheranno la Belhaven Brewery. Birrificio molto antico sorto nel 1719 ad opera di John Johnstone nella contea di Dunbar, più precisamente nell’omonimo paesino, sulla costa orientale della Scozia. Come tutti i prodotti scozzesi anche la Belhaven ha fatto dell’uso di materie prime locali uno dei suoi punti di forza, legandosi strettamente al territorio scozzese.

Robert Burns Ale –  Essendo la Belhaven proprio così legata alla tradizione scozzese poteva mancare una birra dedicata al mitico bardo di Scozia? E così ecco la Robert Burns Ale, prodotto realizzato appositamente da assaporare durante la Burns’s Supper il 25 Gennaio in compagnia dell’haggis e del pudding.Belhaven-Robert-Burns-Brown-Ale-b Con il volto di Robert Burns sull’etichetta e i versi dell’incipit del Tam O’shanter sul retro, la Robert Burns Ale si presenta di un colore che ruota tra un rosso rubino e un arancione intenso, tendente al legno.  L’aroma non è deciso e presenta, come in bocca, tutti i toni del malto. Al palato non si sente il luppolo, con solo degli accenni di amaro, ma si sviluppano delle note dolci di caramella mou. Per essere una birra anglosassone presenta una buona schiuma. Decisamente una birra piacevole con cui pasteggiare. Purtroppo la Robert Burns Ale è veramente di difficile reperimento in Italia per cui sottoporremo alla vostra attenzione delle valide alternative, sempre targate Belhaven.

Scottish Oat Stout e la Twisted Thistle IPA –  La prima è una classica birra che si ascrive nella tradizione scozzese. Realizzato con una combinazione di avena, orzo tostato e tre tipi differenti di malto. Belhaven beersAll’occhio è di uno scuro intenso quasi nero, l’aroma è quello tipico di una Imperial Stout, mentre al palato si presentano tutti i gusti che si vogliono trovare in una scura, cioccolato fondente e caffè. Una stout decisa ma non ostica. La seconda è la versione Belhaven di un American IPA. Lo diciamo subito, si discosta di molto dalle classiche IPA, essendo molto poco amara anzi tendendo quasi al dolce. Questo è dato dall’utilizzo dei luppoli challenger, cascade e Hersbrucker; tutti luppoli con un aroma che va dallo speziato al fruttato. Al palato si percepisce piacevolmente dapprima l’alcol, poi dei sentori di pompelmo, infine arrivano le note amare. Al naso si distingue il miele.

E adesso non ci resta che brindare ascoltando i versi che il sommo bardo ha dedicato alla birra in “John Barleycord: A Ballad”:  “Then let us toast John Barleycorn, \  Each man a glass in hand; \ And may his great posterity \ Ne’er fail in old Scotland!”

Fabio

Iniziata la mia carriera bevendo sidro per tutti i pub del quartiere Prati di Roma, fatale fu un viaggio in Scozia che mi fece scoprire le gioie della birra e del Whisky, per poi consacrarmi al luppolo sulle strade del Belgio tra Trappisti e Lambic. Dal pub sottocasa al micro birrificio più sperduto, dal Manzanarre al Reno, dalla Gran Bretagna alla Scandinavia, in una costante ricerca della birra più introvabile; senza mai disdegnare un buon distillato o un ottimo cocktail. Birra preferita: La Duchesse de Bourgougne (una Flanders Red Ale della Brouwerij Verhaeghe Vichte) è stata per anni la mia compagna preferita; Cocktail preferito: MIlano – TOrino, in fondo siamo pur sempre italiani; Distillato preferito: Sarò uno dei pochi a dirlo ma…Scapa!

1 Comment

  • djun.pompawatt@gmail.com'
    Rispondi Maggio 23, 2016

    Diego

    Ciao Fabio, ho trovato oltre che molto interessante, anche ben scritto questo tuo articolo. Sto cercando del materiale da inserire nel mio menu e visto che ho scelto Belhaven come prodotto sia alla spina che in bottiglia, il tuo articolo é spuntato quasi come primo risultato.
    Ne posso riportare parte nella carta birre che sto stilando?
    Se sei dalle mie parti ovviamente sarò molto felice di ricompensare con numerosi boccali di nettare d’orzo 😀

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