Campari Barman Competition 2014

Campari Barman Competition 2014 – La competizione

Centinaia e centinaia sono state le iscrizioni a questa seconda edizione della Campari Barman Competition, con una crescita esponenziale che, per le sue dimensioni, ha quasi stupito anche gli organizzatori. Dalla Sicilia alle Alpi, dalle grandi città ai piccoli paesi di provincia barman e bartender di tutta Italia si sono sfidati, dopo una prima cernita, nelle tre tappe di selezione di Bari, Roma e Milano. Una prima fase avvincente che ha rappresentato, soprattutto per i più giovani, l’occasione di conoscere, campari barman competition logoconoscersi e far giudicare le proprie creazioni da alcuni dei maestri della miscelazione. Non bisogna infatti sottovalutare l’importanza formativa di queste manifestazioni; un intento che ben si lega con lo spirito della Campari Academy le cui iniziative sono finalizzate alla crescita di un movimento sempre più diffuso su tutto il territorio nazionale. Chi ha avuto la fortuna di partecipare ad almeno una delle prime giornate di selezione ha potuto provare sulla sua pelle un’atmosfera carica di curiosità, di interesse, ricca di un profondo desiderio di conoscenza ma anche di quella solidarietà e amicizia che caratterizza molte delle persone che popolano questo affascinante mondo. Creare un proprio drink con lo storico aperitivo Campari non è stata però per tutti un’impresa facile e solo i migliori hanno avuto accesso alla finale di Milano. Giudicati per tecnica e degustazione “al buio” (ovvero da una giuria che non vedeva l’autore del cocktail ma ne valutava solo gusto e presentazione) in tredici si sono così guadagnati l’opportunità di sfidarsi nell’intensa giornata di finale della Campari Academy.

La finale

Prima di addentrarci nella cronaca della finale della Campari Barman Competition 2014 non possiamo però non citare, uno ad uno, i barman finalisti, in rigoroso ordine alfabetico: Mattia Beraldo, Matteo Ciampicali, Mattia Cilia, Andrea Dracos, Cinzia Campari barman competitionFerro, Pietro Ferro, Gian Nicola Libardi, Giuseppe Mastropietro, Giovanni Mirabella, Francesco Modesti, Andrea Paci, Nicola Ruggiero ed Aldo Bruno Russo. Dopo una giornata “In puro stile italiano”, in cui i tredici partecipanti si sono sfidati a suon di twist on classic in chiave italica, solo sei di loro hanno visto aprirsi le porte della grande arena rosso Campari della serata finale. Gremita di addetti ai lavori ed appassionati, con quello stile glam vintage che caratterizza da sempre il mitico marchio milanese, la grande hall della Campari Academy sembrava più vicina alle atmosfere di un party hollywoodiano che a quelle fumose di uno speakeasy o di un cocktail bar. “Sembra di stare in televiosione” pare abbia commentato, con spirito autoironico, Flavio Angiolillo (Mag), membro della giuria tecnica insieme al sodale di format (i due hanno infatti co-presentato Mixology, la sfida dei cocktail) Leonardo Leuci  (Jerry Thomas Project), a Luca Pirola (Bartender.it) e a Patrizia Beretta (Campari). Accanto a loro, a valutare le qualità della presentazione e della presenza scenica dei finalisti, una seconda commissione formata da Cristina Chiabotto, Dario Cuccurullo (Campari Academy) e Tony Conigliaro (69 Colebrookerow). Proprio come in un programma del piccolo schermo, non poteva poi mancare un presentatore d’eccezione, quell’Alessandro Cattelan conduttore dal 2011 di X-Factor e protagonista assoluto del palinsesto di SkyUno. Non mancava dunque proprio nulla per un evento “a livello dei migliori al mondo”, per citare le parole di Leonardo Leuci, “una cosa impensabile fino a qualche anno fa”. Ma che effetto avrebbe potuto fare cotanto parterre sui concorrenti? Alle tensione della finale si aggiungeva quella di un contesto davvero straordinario, molto diverso da quello abituale. Un’ultima selezione attendeva però i sei sfidanti, un head to head svoltosi nel pomeriggio, che avrebbe ridotto a soli tre nomi i candidati per la vittoria finale: Andrea Dracos, Cinzia Ferro e Andrea Paci.

Il duello finale

Pronti, dietro le tre postazioni bar allestite al centro della grande sala, i tre finalisti attendevano dunque di conoscere il tema della loro ultima sfida. Per diventare barman of the year della Campari Barman Competition 2014 dovevano ancora soddisfare le esigenze di un cliente molto particolare, Salvatore “The maestro” Calabrese . Sotto gli occhi attenti di Luca Cinalli (Nightjar), giudice tecnico aggiunto, gli ultimi concorrenti rimasti in gara hanno ascoltato con attenzione le parole del decano della miscelazione italiana: “quest’anno l’Italia è la vetrina dell’Expo e i finalistiCampari vuole dare il benvenuto. Milano è la capitale dell’aperitivo, allora ciò che vi chiedo, la mia sfida per voi, è molto semplice… datemi un buon aperitivo”. Una prova “semplice” per il maestro Calabrese, ma al tempo stesso difficilissima, tanto vasta, vaga e aperta è la richiesta. L’idea di Cinzia Ferro è il “Rosso C”, un cocktail che sin dal nome richiami il Campari (ma anche il suo stesso nome), e che riprenda il tema centrale di tutta questa competizione, l’italianità. Cedrina, Cynar e bergamotto, fra gli altri, non possono infatti che riportare alla mente gusti, tradizioni e sensazioni della nostra penisola.


No Quiero VolverRosso C: 1cl di sciroppo di zucchero, 1 cl liquore erba cedrina, 2 cl Cynar, 4 cl Campari, 4 cl succo di pompelmo, 2 spicchi di lime. Guarnizione: bergamotto e timo


Molto diverso l’approccio di Andrea Paci, il suo “No Quiero Volver”, usando le sue stesse parole, “ è un incontro fra l’italianità ed il Messico, perché, come a tutti gli italiani, anche a me piace viaggiare”. Un cocktail a base di tequila bianca, un prodotto certamente non nostrano ma, sempre attraverso le stesse parole di Andrea Paci, “abbiamo tanti prodotti, però perché fermarci lì… è limitante”.


No Quiero Volver: 3cl tequila bianca, 3 cl di Campari, 8 cl di pompelmo rosa fresco, 2 cl limoncello. rosso cGuarnizione: 1 ramoscello di maggiorana


Non la pensa evidentemente così Andrea Dracos che, con il suo “Torino Milano via Novara”, rientra perfettamente nel solco della tradizione della miscelazione italiana. “Il Milano-Torino esiste già”, ha commentato il finalista, “io vengo da Torino e lavoro a Milano… così il mio sarà un Torino-Milano con una piccola variazione, una fermata a Novara, visto che la Campari ha aperto il suo primo stabilimento proprio lì”.

 


 

Torino Milano via NovaraTorino Milano via Novara: 3 cl Campari, 3 cl Cinzano Vermouth 1757, 2 cl di Cynar, Bitter al pompelmo. Guarnizione: Zest Limone, Rosmarino,  crusta di cioccolato e sale


 

Tre stili dunque, tre cocktail molto diversi, tre modi di intendere non solo l’aperitivo ma il bar e la Andrea dracosmiscelazione. I minuti che hanno preceduto il verdetto, certamente lunghissimi per i tre sfidanti, hanno dimostrato quanto sia stata difficile e complessa la decisione finale. Non ci è dato sapere le ragioni esatte che hanno portato al verdetto, né, purtroppo per noi, degustare i tre drink (cosa che, siamo certi, faremo in futuro e vi racconteremo qui su BlueBlazeR), possiamo quindi, concludendo, riportare solo la classifica di questa meravigliosa seconda edizione della Campari Barman Competition. Ad aggiudicarsi il titolo di barman of the year Campari 2014 è stato Andrea Dracos, secondo classificato Andrea Paci mentre la medaglia di bronzo è andata a Cinzia Ferro . Per tutti i complimenti di Salvatore “the Maestro” Calabrese, la gioia di prender parte ad una serata unica e la possibilità di far crescere ancora il mondo del drinking in Italia… anche solo per questo, anche da parte nostra, grazie.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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