Fermentazioni 2015, il festival della birra artigianale italiana

In poche città in Italia la birra artigianale sembra aver avuto fortuna come a Roma; dove accanto a un consumo locale (tra beer shop, pub specializzati e birrerie gourmet) si è anche sviluppata una vera e propria passione per la cultura brassicola, che ha trasformato i molti appassionati da bevitori inesperti a veri e propri conoscitori di generi e stili. Se fino a poco tempo fa il cliente romano annaspava fra doppio

Il logo di Fermentazioni 2015

Il logo di Fermentazioni 2015

malto e bionde medie (con qualche avventura tra le famigerate birre del Belgio) oggi si destreggia tra IPA, APA, Sour Ale e Lambic, riuscendo perfino a distinguere le birre cogliendo le diversità che i vari luppoli danno ai prodotti.
Il merito di questa crescita di consumi e di consensi non si deve solamente agli esercenti (che hanno avuto comunque un cospicuo merito nell’essere riusciti ad avvicinare un elemento lontano alla nostra cultura ad il pubblico capitolino) ma anche a manifestazioni di settore che da consessi di nicchia si sono trasformati in eventi di massa attesi dai più.
Uno di questi è senza dubbio Fermentazioni, il festival dedicato alla birra artigianale italiana organizzato dall’agenzia Sfero in collaborazione con Cronache di Birra, giunto quest’anno alla sua terza edizione. La manifestazione ha l’intento di aprire uno scenario sulle migliori produzioni italiane dell’anno. Se da un

Il logo del birrificio Tre Fontane

Il logo del birrificio Tre Fontane

lato il clou dell’evento è la degustazione dei 34 birrifici presenti durante le serate, è altrettanto importante segnalare i workshop che si sono tenuti durante la tre giorni, che fanno parte di quell’opera di sensibilizzazione e istruzione fondamentali per far crescere e persistere l’interesse per questo mondo. Tra questi ci piace sottolineare quelli dedicati ad alcune importanti primizie italiane: la lezione tenuta da Eugenio Signorini (curatore della “Guida alla birre d’Italia” di Slow Food) sull’Italian Grape Ale considerato il primo stile italiano e la degustazione della produzione del Birrificio Tre Fontane, la prima birra trappista italiana, creata nella pace dell’oasi religiosa dell’Abbazia si San Paolo alle Tre Fontane di Roma, per chi non conoscesse sia la birra che il luogo consigliamo caldamente una visita.

Un altro dei meriti che riscontriamo a Fermentazioni è quello di affiancare alle bevande una scelta selezione di cibo di qualità, dalla presenza di tre presidi Slow Food laziali al bistrot (Susianella di Viterbo, Caciofiore della campagna romana e Marzolina di Campoli Appennino) ai simpatici food track

Alcune birre di Fermentazioni 2015

Alcune birre di Fermentazioni 2015

L’ape di L’appetito e le sue sfiziose polpette, i panini gourmet di Streat di Civitavecchia e data ancora la canicola estiva il Gelato da strada di Frigo.
Ora passiamo alla parte che più ci piace, la scelta dei prodotti e dei birrifici da scoprire secondo noi di BlueBlazeR (in ordine geografico partendo dal Nord-Ovest):
Croce di Malto a Trecate (No). Uno dei classici e più noti birrifici della Nouvelle Vague italiana, da sempre una summa di gusto e originalità. Da festivalieri. La birra: Piedi Neri, Russian Imperial Stout con uso di riso venere e castagne.
Manerba a Manerba del Garda (Bs). Birrificio situato sul lago di Garda da sempre fattosi notare per una ricerca sulla cultura birraia tedesca. La birra: Cucunera, Bock Rossa
Etnia a S.Alessio con Vialone (Pv). Una novità sulla scena, propone birre di stile con un certo gusto nell’originalità. La birra: USA, APA.
Biren a Sant’Agostino (Fe). Una sorpresa per un birrificio fattosi conoscere con lager e pilsner. La birra: Melanie, birra al miele
Casa di cura a Crognaletto (Te) e Maiella a Pretoro (Ch). In Abruzzo tra Teramo e Chieti dove si è instaurato una sorprendente cultura del bere birra, due birrifici interessanti che si muovono tra avanguardia e classicismo. Le birre: T.A.C., saison per il primo, la Matthias, birra ai 3 cereali e miele per

Lo stand Maneba

Lo stand Maneba

il secondo.
Maneba a Striano (Na). Concludiamo con la nostra birra del cuore, che a quanto abbiamo notato non ha colpito solamente noi a Fermentazioni. Direttamente dal Vesuvio arrivano i ragazzi di Maneba che affermano sempre più il buono che si sta facendo nel sud della penisola. La birra: Spaccanapoli, tripel d’ispirazione belga, dolce, speziate e decisamente alcolica.

Fabio

Iniziata la mia carriera bevendo sidro per tutti i pub del quartiere Prati di Roma, fatale fu un viaggio in Scozia che mi fece scoprire le gioie della birra e del Whisky, per poi consacrarmi al luppolo sulle strade del Belgio tra Trappisti e Lambic. Dal pub sottocasa al micro birrificio più sperduto, dal Manzanarre al Reno, dalla Gran Bretagna alla Scandinavia, in una costante ricerca della birra più introvabile; senza mai disdegnare un buon distillato o un ottimo cocktail. Birra preferita: La Duchesse de Bourgougne (una Flanders Red Ale della Brouwerij Verhaeghe Vichte) è stata per anni la mia compagna preferita; Cocktail preferito: MIlano – TOrino, in fondo siamo pur sempre italiani; Distillato preferito: Sarò uno dei pochi a dirlo ma…Scapa!

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