A guide to recognize your drink

Una piccola guida per (non) perdersi fra i migliori locali di New York

Basta guardare, da lontano, lo sky line di Manhattan per sentirsi immediatamente trasportati in un’atmosfera magica. Scendere la fifth avenue, che da Central Park scivola dolcemente verso il financial district, non vuol dire però solamente attraversare uno dei cuori pulsanti del mondo; può esser infatti anche l’occasione per assaporare alcuni fra i migliori cocktail in circolazione, vivendo, dietro una piccola porta o un’entrata segreta, esperienze uniche. Proviamo così a disegnare una mappa, uno schizzo veloce che ci guidi nel meraviglioso mondo della mixology newyorkese. Un tour che si rispetti non può che iniziare dall’east village, la zona di Manhattan delimitata a nord dalla 14th str., a sud da Houston Street, dall’East River ad est e dalla Third Avenue ad ovest, patria indiscussoadella mixology della grande mela. Proprio al centro di questo distretto, sulla 6th str., dietro una misteriosa porta in legno si cela il Death & co. (433 E 6th St). Lo stile del locale, elegante e raffinato, rispecchia perfettamente l’anima dei suoi barman, in grado di miscelare, con grande equilibrio, anche le basi più complesse. Se siete in vena di novità non perdete l’occasione di provare i drink a base di Calvados e Armagnac. Proseguendo il giro dell’east village, solo due traverse a nord del Death & Co., si nasconde (è proprio il caso di dirlo), il più famoso speakeasy di New York, il Please don’t tell (113 St Marks Pl). Trovare l’ingresso di questo piccolo gioiello non sarà l’unica difficoltà; scordatevi infatti di entrare senza una prenotazione. Chiamare entro le tre del pomeriggio sarà il vostro unico pass per degustare le creazioni di questo locale. Una volta assicurativi un posto, un consiglio… provate a fare una telefonata dalla tavola calda accanto, vi risponderà chi di dovere. Please-dont-tell
Non di solo east village vive però il vero gaudente di Manhattan. Percorrendo verso il fiume Hudson la Houston Str., dopo una ventina di minuti di piacevole passeggiata, si approda ad un altro dei templi del bere newyorkese. Situato al secondo piano di un anonimo palazzo non poca sarà la sorpresa entrando nella magnifica sala del Pegu Club (77 W Houston St). Le luci soffuse, l’arredamento raffinato e minimal, il lungo bancone saranno l’inconfutabile conferma; siete nel posto giusto. Basterà una rapida occhiata al menù per rendervi conto della qualità dei prodotti offerti e della ricerca continua che fa di questo club uno dei migliori di Manhattan. Un suggerimento? se amate il whisky non perdete il loro “Whisky Smash”, davvero unico. Se avete pazienza e siete disposti a gustarvi il vostro cocktail in piedi, al centro di una vera baraonda, proseguite allora su Houston str. fino all’incrocio con Cristopher str. Ad attendervi, oltre alla classe e alla maestria dei barman, un locale ricco ed elegante, le cui serate farebbero invidia alle feste del grande Gatzby, l’Employees only (510 Hudson St). employees onlySe invece amate l’atmosfera messicana, e magari avete anche un po’ fame, basterà percorrere un paio di isolati sulla 10th str (la parallela a nord di Cristopher str) per imbattersi nell’Empellon Taqueria (230 W 4th St). Se siete fortunati dietro al banco troverete un vero maestro della miscelazione, Naren Young, se invece non vi toccasse la buona sorte, una sosta qui potrebbe essere l’occasione migliore per rifocillarsi e riprendere il giro con nuovo vigore. C’è infatti da camminare (o prendere qualche metro, che a New York passano ventiquattro ore al giorno) per spingersi fino al Macao 311 (311 Church St #1), nella downtown di Manhattan. Anche in questo caso al bar, situato in quello che i newyorkesi chiamano basement, si affianca una ricca cucina, ideale per uno spuntino in uno strano mix fra piatti portoghesi e cinesi, unico nel suo genere. Spintivi ormai nella parte più a sud dell’isola non vi resta che percorrere l’ultima parte del vostro tragitto per raggiungere la mecca della mixology della grande mela. Proprio davanti all’imbarco dei traghetti per Staten Island (se avete tempo prendete il ferry boat, gratuito, per l’isola… dalla nave si gode uno dei migliori panorami di Manhattan), in un palazzo in stile inglese troverete infatti il Dead Rabbit Grocery & Gorg (30 Water St). Se volete limitarvi ad una birra (un consiglio… non fatelo), fermatevi al piano terra. Se invece avete intenzioni bellicose attendete che si liberi un tavolo e salite al primo piano dove Jack, Frankie e Gregory realizzeranno per voi alcune delle decine di creazioni disponibili nel vastissimo e bellissimo menù (che per soli 50$ potrete anche portarvi a casa). Se siete arrivavi vivi (e sobri) alla fine di questo giro godetevi uno degli spettacoli più intensi che questa città possa offrire; il sole che sorge alle spalle dei grattacieli visto dal ponte di Brooklyn vale da solo la nottata passata in bianco.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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