Head to Head Competition: Archivio Storico – Napoli

E’ il cuore del Vomero, a Napoli, ad ospitare la quinta sesta tappa dell’Head to Head Competition. Dopo aver attraversato mari e monti la competizione approda all’ Archivio Storico, importante ed imponente locale partenopeo, cuore pulsante della vita notturna cittadina. Le magnifiche stanze del locale si riempiono così dei colori della gara, con i giovani barman in trepidante attesa per l’inizio delle ostilità. A giudicarli un terzetto d’eccezione formato da Paolo Sanna, Francesco Reder e Francesco  Spenuso. Dopo la canonica introduzione da parte di uno dei fondatori, Cristian Lorusso, e la spiegazione del banco, ricco

Axel Freeze

Axel Freeze

come tutti i banchi toccati dalla competition, è Maurizio Zanni, dello splendido L’Antiquario, ad aprire la sfida. Per lui, e per il suo avversario, l’obbligo di utilizzare minimo 30 ml di gin London n°1. Il primo bartender realizza così un “Suor”, da lui denominato “Axel Freeze”, miscelando il prodotto estratto con succo di arancia, succo di lime, Angostura bitter ed Orange bitter. Un cocktail cui Marcello Cenere, dell’Happening, risponde con il “Mulo dell’Archivio”, variante del “Moscow Mule”, con London n°1,

Il Mulo dell’Archivio

Il Mulo dell’Archivio

lime, zucchero e top di ginger beer. Ancora gin protagonista nella seconda batteria, con Bombay East. Giovanni Piccolo, dell’Intrigo Caffè di Arzano, in provincia di Napoli, opta per una rivisitazione del “White Lady”, il “Fiore bianco”, miscelando gin, limone, St.Germain e bianco d’uovo, mentre  Alessandro Petrucci opta per un drink più complesso con Bombay East, liquore di Lychee, cranberry e zucchero muscovado. Liquore di Lychee che torna anche nella creazione di Luigi Comelia, primo sfidante della terza batteria, che sceglie di miscelare Plantation 3

Fiore bianco

Fiore bianco

stars, prodotto estratto, con lime e sciroppo di zucchero, per il suo “Hawaii Dream”. La risposta di Mauro Cortese è un “Cacao Daiquiri” preparato con il rum, lime, rabarbaro zucca ed uno spray che, almeno nelle intenzioni del bartender, avrebbe dovuto essere cacao e vaniglia (da cui il nome del drink). L’ultima sfida eliminatoria attraversa l’Europa fino agli Urali con la vodka Russian Standard.  Stefano Gargiulo propone un cocktail affumicato con vodka, Martini Riserva Speciale Rubino, Chinotto Quaglia e ferrochina, denominato “Ancora ancora”, mentre  Antonio Pelliccia dedica di miscelare la Russian Standard con zucchero, lime e sciroppo di zenzero per un “Princess Marianne”. Il tempo di qualche

Princess Marianne

Princess Marianne

consiglio ai naviganti ed ecco annuncianti i quattro semifinalisti:  Luigi Comelia, Stefano Gargiulo, Maurizio Zanni e Giovanni Piccolo.

Sfide sempre più avvincenti si susseguono sul banco dell’ Archivio Storico. Dopo aver passato abilmente il primo turno Luigi Comelia affronta Stefano Gargiulo a suon Woodford Reserve. Il primo semifinalista opta per un cocktail con pestato di more e limone, whiskey, liquore di lamponi, zucchero liquido ed Emozioni San Pellegirno. La risposta di Stefano Gargiulo è un cocktail, chiamato “La

La regina di Capri

La regina di Capri

regina di Capri”, con Woodford Reserve, Solerno, bitter chiodi di garofano, limone e cannella ed un top di acqua minerale San Pellegrino. Dagli Stati Uniti si passa poi velocemente in Giamaica con Appleton Estate. Maurizio Zanni sceglie di lavorare questo rum con Martini Rubino e due punte di Maraschino e Fernet, il suo “The Legend”. Molto più articolata la proposta di Giovanni Piccolo che unisce Appleton Estate , ad un Oleo-Saccharum zuccherato,

Il complesso drink di Giovanni Piccolo

Il complesso drink di Giovanni Piccolo

succo di limone, sciroppo di zenzero, Vecchia Romagna, Havana 3 ed un doppio top di fernet e limonata. L’estrema complessità non ha convinto la giuria che ha infatti promosso per la finale Maurizio Zanni, mentre il primo finalista è risultato Stefano Gargiulo.

Una grand finale che si rispetti merita un colpo di scena. Così per i due sfidanti rimasti in gara ecco spuntare, per l’ultima prova, la Ferrochina Baliva da utilizzare, come ulteriore difficoltà, in minimo 60 ml. Difficile da domare in

 Maurizio Zanni, il vincitore

Maurizio Zanni, il vincitore

quantità così elevata Stefano Gargiulo opta per un’aromatizzazione del prodotto, con bitters lavanda e sambuco, fettine di zenzero, buccia di limone ed un top di ginger ale. Anche Maurizio Zanni pinta sull’essenzialità aggiungendo alla Ferrochina Baliva pochi millilitri di maraschino, dry curaçao e assenzio, per il suo “Cocktail chinato”. Una sfida davvero difficile che ha messo in gioco le abilità di due ottimi bartender. Ma come in ogni tappa non può che esserci un solo vincitore, così, a rappresentare Napoli alla finale del 18 dicembre di Roma, è stato promosso Maurizio Zanni.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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