I “Roaring Twenties” al Belmond Grand Hotel Timeo

Alcune epoche, più di altre, si sono ritagliate, nel nostro immaginario, uno spazio magico ed affascinante. Epoche come i Roaring Twenties, i ruggenti anni ’20, che prima della terribile crisi del 1929,

La squadra del Belmond Grand Hotel Timeo

La squadra del Belmond Grand Hotel Timeo

caratterizzarono la cultura e la società americana. Le mode, la musica, l’arte, la letteratura ed il cinema di quel decennio rappresentano ancora oggi uno spunto continuo, una sorta di mondo ideale da avvicinare o riprodurre. La fama ed il mito di Francis Scott Fitzgerald e del suo Grande Gatsby, del jazz di Duke Ellington e delle Big Band, del cinema dei Kolossal e del primo Walt Diseny riecheggiano ancora nelle nostre menti così come nei luoghi che questa storia l’hanno vissuta da protagonisti. Luoghi come il Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina, primo hotel della storia di questa meravigliosa località turistica siciliana, che ha visto muoversi fra le ampie sale, i giardini e le  terrazze mozzafiato scrittori, attori, musicisti ed artisti di ogni epoca. Per rievocare la magia dei Roaring Twenties il Bar Letterario del Belmond Grand Hotel Timeo ha deciso così di organizzare due serate (8 e 15 agosto), due aperitivi dedicati appunto agli anni ’20. Grazie alla fantasia, all’estro di Alfio Liotta, head-bartender di

Il Bar Letterario del Belmond Grand Hotel Timeo in versione vintage

Il Bar Letterario del Belmond Grand Hotel Timeo in versione vintage

casa, e del suo staff l’atmosfera già unica del luogo si è tramutata, d’un colpo, in quella di inizio secolo. Come accadeva in Midnight in Paris di Woody Allen così anche al Belmod Grand Hotel Timeo in una notte d’estate si potevano quasi vedere i protagonisti dei mitici anni ’20 sorseggiare un cocktail a sun di jazz, discutendo di arte e letteratura.

Il menù delle serate “Roaring Twenties” al Belmond Grand Hotel Timeo

Per celebrare un’epoca tanto ricca di fascino e così importante per il mondo della miscelazione l’head bartender di casa, Alfio Liotta, ha realizzato una drink list completamente ispirata ai Roaring Twenties. Un lavoro raffinato che, più che riproporre i grandi classici nati in quel periodo, gioca con la Storia e con le storie degli anni ’20 proponendo idee, soluzioni e gusti quanto mai contemporanei. E’ certamente questo il caso del “Let’s do it” (Hendrick’s, pesca fresca, acqua di

Alfio Liotta

Alfio Liotta

cetriolo, Cortese Leomon), un cocktail che prende il nome da un celeberrimo brano del 1928 scritto dal jazzista Cole Porter, “Let’s do it, Let’s fall in love”, che, con la sua anima rinfrescante e gustosa, ben rappresenta questo mix fra tradizione ed innovazione portato avanti in queste serate. Un concetto ripreso anche nella variante del “Pimm’s Cup” proposta da Alfio Liotta, l’“Flapper girl” (Pimm’s, Amara Rossa, Frutti Rossi, Tonica Cortese), un drink giovane e adatto ad ogni palato, come giovani erano le Flapper Girl, le teenager americane degli anni ’20 che, fra minigonne e capelli a cassetto, stravolsero mode e convenzioni. Moda che in Francia trovava la sua massima espressione, in quegli anni, nell’immagine di Coco Chanel, con il suo stile “Garçonne” reinterpretato in chiave di miscelazione con l’omonimo cocktail (Cognac, foglie di menta, zenzero, cannella, Tonica Cortese) che sposa il gusto tipicamente francese del Cognac, con i toni freschi della menta e dello zenzero, e la leggerezza briosa della tonica Cortese. Attraversate le Alpi, a spopolare nella sale erano invece i kolossal muti di Giovanni

Un cocktail in perfetto stile anni '20

Un cocktail in perfetto stile anni ’20

Pastrone con il mitico Maciste di “Cabiria”, una pellicola che l’abilità e la fantasia dell’head-bartender del Belmond Grand Hotel Timeo trasforma in un cocktail con Campari, Biancosarti e Cortese Cedar Soda. Non poteva infine mancare uno dei simboli degli anni ’20, un libro che è diventato, negli anni, una sorta di manifesto dell’epoca, quel “The Great Gatsby”, scritto da Francis Scott Fitzgerald nel 1925 in grado di creare intorno a sé un’aura di fascino e magia. Il “The Great Gatsby”, preparato con O de V Chinotto Citrus, Cynar e Ginger Ale Cortese è un cocktail che, come gli altri, si dimostra piacevole al palato, leggero e profumato, ma con un tono leggermente amaro che sembra proprio richiamare il senso profondo dell’opera di Fitzgerald.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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