Banana Republic: In perfetto stile italiano con Francesco Pirineo, Elena Dalmagno e Martini

Lo stile, la produzione, il marchio stesso della Martini, storico brand italiano attivo fin dalla metà dell‘800, è, da sempre, sinonimo di classicità e tradizione. Dal 1863, infatti, data di fondazione ufficiale della Martini, Sola e C. questa azienda ha saputo legare il suo nome ad un’immaginario familiare e, al tempo stesso, alla moda. Dai concerti alla radio degli anni 30’/40’ alla scoperta di una giovanissima Maria Callas, dalle sponsorizzazioni sportive (nate negli anni ’70 con Martini Racing Team) fino alle pubblicità dei nostri giorni (come quella diretta da Moshe Brakha nel 1993 con Charlize Theron) la Martini ha accompagnato la produzione di bevande con attività che ne hanno rafforzato notorietà e fama. Non poteva dunque che essere

Elena Delmagno e Francesco Pirineo

Elena Delmagno e Francesco Pirineo

all’insegna dei grandi classici la serata In perfetto stile italiano dedicata ai prodotti di questa antica ed importante azienda. Dietro al banca, insieme, come sempre, a Paolo Sanna e a tutto il team del Banana Republic, due dei massimi interpreti della miscelazione con i prodotti Martini: Elena Delmagno (Mag, 1930 di Milano) e Francesco Pirineo (Brand ambassador Martini)

Il menù della serata

 

Trattandosi di grandi classici non potevano mancare il “Martini cocktail” (Gin Bombay, Martini extra dry) e il “Negroni di gran lusso” preparato per l’occasione con il Martini Gran Lusso (Gin Bombay, Martini Gran Lusso, Bitter Martini e bitter

Il menù del prefetto stile italiano con Martini

Il menù del prefetto stile italiano con Martini

pompelmo). Restando sempre nel solco della tradizione “Il milanese” rappresenta una piccola variazione in chiave Martini dell’Americano, preparato miscelando il Martini Rosso, la China Martini e la soda.
Per chi volesse discostarsi dallo stile più classico il “Majo Ginger” (sciroppo di rosmarino, St. Germain, limone, Gin Bombay, cetriolo e ginger beer) rappresenta sicuramente una valida alternativa. Un “Gin buck” in cui dominano le note del cetriolo pestato addolcite dallo sciroppo al rosmarino che restituisce al drink anche un leggero retrogusto aromatico. Ancor più particolare risulta però l’“Ore 19” (Bourbon, Cherry, zucchero, lime, Martini Rosso in soda), cocktail dal profumato aroma dolciastro in cui spiccano ricordi di ciliegia. Zuccherino in entrata il drink  tradisce però quasi subito la sua anima sour, lasciando su tutto il palato una decisa e persistente acidità, unita a piacevoli noti di ciliegia e frutta matura.
Su tutti  il cocktail che ci ha maggiormente sorpresi è  certamente l’ “Ore 24”, drink preparato con Wiskhey, Martini extra dry, Apricot brandy e Abbott’s bitter. Gradevolissimo al naso, con il suo aroma dolce che richiama alla mente la frutta matura e le atmosfere di una pasticceria, questo drink mantiene al palato tutte le aspettative. Dolce e zuccherino, con un vigoroso sapore di whiskey ben bilanciato dagli altri ingredienti, sorseggiandolo con pazienza questo miscelato rivela note di albicocca, ciliegia, amaretto e frutta matura.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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