Il 14 giugno ha inaugurato, nello splendido giardino dello Sheraton Diana Majestic, la Maison St-Germain. Fino al primo luglio i milanesi potranno godere di un’oasi floreale in pieno centro, e scoprire la nuova filosofia di flower pairing in voga nelle principali città del mondo. Il progetto infatti è internazionale, ed è già stato lanciato a New York, Los Angeles, Londra, Parigi. Installazioni floreali stile Art Deco, cocktail, finger food, per un aperitivo elegante, di classe, ma anche per promuovere temi importanti come il rispetto
per l’ambiente. St-Germain, infatti, è un liquore francese a base di fiori freschi di sambuco, 1.000 per una bottiglia, che crescono selvatici e vengono raccolti a mano con la massima attenzione e cura dai contadini locali, ci spiega Camille Ralph Vidal, Global Brand Ambassador.
Nato nel 2007, quindi relativamente giovane come prodotto, creato da Rob Cooper, è il primo liquore realizzato con i fiori di sambuco ad essere stato inserito nel mercato della liquoristica internazionale. A renderlo speciale, ci tiene a precisare Camille, non è solo il fatto di essere stato il primo, ma il fatto di essere realizzato solo con fiori freschi raccolti in primavera sulle Alpi francesi. Nessuna aggiunta di sapori artificiali, questo liquore è stato pensato per essere utilizzato in miscelazione come valore aggiunto per la realizzazione di numerosi twist on classic. Per la serata sono stati pensati diversi cocktail. Prima di tutto il “St-Germain Spritz”, per il quale è stato anche organizzato un tour che partirà dallo Sheraton di Milano per raggiungere 200 città lungo tutto lo stivale. E poi il “St-Germain Frenchie Negroni”, e il “St-Germain Elderfashioned”, interessante twist sull’”Old-
fashioned”.
Ai cocktail sono state abbinate tre tavole con meravigliosi addobbi floreali realizzati da Irene Cuzzaniti, flower designer, che si è lasciata ispirare dal liquore ovviamente, ma anche dalle creazioni da Davide Caranchini, giovane chef del ristorante Materia di Cernobbio, che ha lavorato per anni al Noma di Copenaghen dove ha imparato l’amore e il rispetto per le materie prime. Come ci spiega Davide, nella sua cucina vengono utilizzate erbe selvatiche direttamente coltivate nella serra curata insieme ai suoi collaboratori. Per la serata ha realizzato 3 assaggi abbinati ai 3 cocktail St-Germain; Un carpaccio di salmerino, kefir di latte e fiori di sambuco freschi e sott’aceto da abbinare ai profumi mediterranei del “St-Germain Spritz”, una tartare di manzo, con rafano, ciliegie marinate
e fiori di borragine da accompagnare alle note fruttate del “Frenchie Negroni” e per concludere con un tortino di avena piastrato, glassato alla barbabietola e fiori e foglie di tagete per la complessità aromatica del “Traditional Elderfashioned”.
L’aperitivo è un momento importante, a Milano forse più che in altre città italiane, e questa splendida venue promette di regalare un’esperienza sensoriale a 360°.