La miscelazione con Finest Roots

E’ una tradizione secolare quella che si cela dietro ad un marchio ancora poco conosciuto ma di grande interesse e avvenire: Finest Roots. Direttamente dal sud della Grecia arrivano infatti quattro prodotti in grado di trasportare, attraverso i loro sapori e le loro ricette, direttamente nel cuore della penisola ellenica. Dalla metà dell‘800 Finest Roots ha mantenuto intatte la scelta

I quattro prodotti di Finest Roots

I quattro prodotti di Finest Roots

delle materie prime e le formule per la preparazione di questi liquori. Fra questi il prodotto più tradizionale è probabilmente il Rakomelo, una grappa al miele aromatizzata con cannella (molto utilizzata in tutti i preparati Finest Roots) e chiodi di garofano.

Sempre nel solco dell’eredità culturale della Grecia si inseriscono liquori come il Mastiha, un distillato di una resina proveniente dall’isola di Chio, “le lacrime di Chio”, e la Tentura, un liquore a base di cannella e chiodi di garofano. L’ultimo nato in casa Roots, e unico prodotto a distaccarsi leggermente dalle idee più tradizionali, è l’Herb Spirit, un liquore preparato con il diktamo, una pianta dell’isola di Creta, vaniglia, radici di liquirizia, noce moscata e  una vasta gamma di erbe greche.

La miscelazione con Finest Roots

Per questa serata speciale dedicata alla liquoristica greca Paolo Sanna, bartender del Banana Republic, abbandona (almeno in parte) il suo perfetto stile italiano per proporre alcune creazioni dall’animo ellenico. Nascono così miscelati come l’“Herby Punky” (Gin, vermouth dolce, panna di Herb Spirit), un twist sull’“Hanky-Panky”, che rivela, superata la coltre gustosa e densa della “panna”, intense note erbacee e balsamiche in un gradevole mix amarostico. Altro twist on classic proposto per la serata è il

Il Mastiha, distillato di resina dell'isola di Chios

Il Mastiha, distillato di resina dell’isola di Chio

“Mai Tentai” (Rum, Tentura, orzata, lime, passion fruit, ginger beer) variante del “Mai Tai”, cocktail delicato e beverino in cui si distinguono chiaramente le note di tutti gli ingredienti, lasciando in bocca un fresco ricordo di cannella e orzata, sapori che, uniti, si sposano meravigliosamente. Lavorare con i prodotti Finest Roots significa però anche pensare fuori dagli schemi, riavvicinandosi, magari, proprio alla tradizione italiana. Solo con un pensiero laterale si potrebbe infatti immaginare una miscelazione di Rakomelo e vino (in questo caso un Merlot) in una particolarissima rivisitazione del “vin brulè”, lo “Strudellopulos” (Merlot, Rakomelo, Brandy, mele caramellate). Vino che, per note gustative, si lega perfettamente anche con un altro prodotto Finest Roots, il Mastiha. Il “Mastihazzi” (Gin, limone, zucchero, Chianti Classico, more selvatiche, Mastiha) è, forse, la trovata più geniale dell’intero menù. Il drink proposto da Paolo Sanna rivela infatti al palato splendide note di mora e frutti rossi, celando, nel finale gustoso del drink, il suo cuore di Chianti Classico che riempie la bocca lasciando un gradevole sapore su tutto il palato.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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