Non solo gin: i distillati bianchi da tenere d’occhio

White Spirits Festival

White Spirits Festival

Che la mania del gin avesse dilagato, si era capito da un pezzo. A darne la conferma definitiva è stato il successo del White Spirits Festival a Milano. Una giornata intensa di degustazioni e assaggi dedicata ai distillati bianchi. Quasi 2000 visitatori hanno affollato la sala dell’hotel Marriott  in via Washington per conoscere da vicino e provare centinaia di etichette e tanti cocktail proposti da barman e produttori di fama internazionale. L’evento, nato dagli ideatori del Milano Whisky Festival, Giuseppe Gervasio Dolci e Andrea Giannone, ha visto come protagonista il gin. A questo distillato britannico per antonomasia è stato dedicato  anche un seminario tenuto da Enrico Magnani, Spirit Specialist per OnestiGroup che ne ha ripercorso le origini fino alla nascita della definizione di London Dry, che ha ne ha segnato la fama globale.

Ma tra i white spirits il gin era in bella compagnia al Festival, anche perché sempre di più cresce l’interesse di pubblico e industry verso gli altri bianchi, inclusi nella carta di alcuni bar alla moda con una scelta

Luigi Ferrario di Casa Mia

Luigi Ferrario di Casa Mia

accurata: “Il gin è ancora molto richiesto ma adesso tanti clienti vogliono cocktail con mezcal e soprattutto cachaça che sarà la nuova tendenza nella miscelazione” ci racconta Luigi  Ferrario, proprietario del locale Casa Mia a Milano, mentre mostra le etichette che ha portato in fiera. La cachaça che propone nel suo locale è del brand Magnifica de Faria, eletta migliore cachaça di Rio de Janeiro e sbarcata in Italia a giugno scorso con due eventi a Roma e a Milano, proprio nel bar di Ferrario. Si tratta di uno dei prodotti top in Brasile, nato dalla passione del proprietario João Luiz Coutinho de Faria. Una cachaça che potrebbe far cambiare anche la percezione di questo distillato, ancora poco conosciuto da noi. In particolare la Reserva Soleira del brand, invecchiata di 6 anni è ideale per una degustazione da sola. Certo, tornando a sua maestà il gin tra gli stand non si poteva non provare un bicchiere di Hayman’s e soprattutto il

Hayman's

Hayman’s

morbido e speziato Family Reserve, orgoglio di questa distilleria Uk, nata nel 1863 e (quasi) sempre in mano alla famiglia Hayman, oggi a Christopher e ai suoi due figli James e Miranda che ne continuano la tradizione. Tra i tavoli del White Spirits Festival tante curiosità, come il Sotol Plata Hacienda de Chihuaha, un distillato d’agave selvatica, molto simile alla tequila. Praticamente sconosciuto fuori dai confini messicani. Una vera scoperta è stata Polugar, distribuito da appena un mese in Italia in esclusiva, da OnestiGroup. Anche qui, dietro il nome c’è una bella storia di passione. Quella del proprietario Boris Rodionov che ha

Alexey Rodionov di Polugar

Alexey Rodionov di Polugar

voluto riscoprire l’antica tradizione del bread wine, progenitore della vodka moderna. Ne è venuto fuori un prodotto sorprendente che ha i sentori di un whiskey di segale ma rimanda chiaramente alle origini della vodka. Un vero concentrato della storia russa e delle sue tradizioni di 200 anni fa, reso ancora più  interessante da un ricercato packaging vecchio stile con tanto di alambicco.

Prossimo appuntamento il 1 aprile a Milano all’Hotel Marriott di via Washington con il Milano Rum Festival & Cocktail Show,  Info: www.whiskyfestival.it/it/

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