Bersot 1933

Amo chiedere agli amici che vanno in giro per l’Italia di portarmi qualche vino che li ha colpiti, soprattutto se sconosciuto al largo pubblico. Amo degustare i vini meno noti e considerati minori, odio i sommelier dell’ultima ora, tutto “Brunello e Barolo”, o “è troppo giovane”. Il caso mi ha portato sul mio tavolo un vino unico e raro: Emilia Pignoletto Igt Bersot 1933  2012 . Un vino bianco da uve provenienti da un vigneto messo a dimora nel 1933 e che viene prodotto solo nelle annate migliori. Siamo sui colli bolognesi, a Monteveglio, patria di vini secchi frizzanti e briosi, fermi e rinfrescanti, ottimi compagni della cucina locale e non solo.

Storia, diffusione e caratteristiche pignoletto

Le prime testimonianze di un uva chiamata “Pignoletto” risalgono all’Ottocento e provenivano dall’area Nord-Ovest di Bologna. Esiste anche una notevole documentazione che attesta la presenza in Romagna di un vitigno che probabilmente era il “Pignoletto Bolognese” ed era riconosciuto come “Pignolo” a Forlì, “Pignolino” a Predappio, “Uva dall’Occhio” a Cesena e “Ribolla” a Rimini. Col tempo il suo areale migliore è divenuta la zona collinare bolognese, dove erroneamente veniva confuso prima come Pinot Bianco, poi come Riesling Italico. Di recente la mappatura genetica ha confermato la corrispondenza tra il Pignoletto e il Grechetto di Todi. Lo si trova anche nelle Marche sotto sinonimi molto particolari: Pulcinculo, Strozzavolpe, Pistillo e Occhietto. Attualmente la sua area di  maggiore coltivazione risulta compresa nella Doc Colli Bolognesi; poi più sporadicamente nella pianura a nord della città (Doc Reno), nella Doc Colli di Imola, in provincia di Rimini (dove viene chiamato Rébula) e nelle Marche.

Note degustative del Bersot 1933 bersot 1933

Vino in degustazione: Emilia Pignoletto Igt Bersot 1933 2012

Produttore: Società Agricola Gradizzolo

Il Colore: Oro brillante

Il Naso: La frutta, i fiori e le erbe fanno da padroni in questo nettare (agrumi, mele, timo, rosmarino, alloro, erba falciata, fiori gialli) ma la parte minerale ha uno slancio unico (humus e calcare)

La Bocca: sferzata di acidità e sapidità, una lama tagliente, poi il ritorno gustativo, persistente e agrumato

Abbinamento: tortelli in brodo, prosciutti, Culatello, salami a grana grossa, Grana Padano (almeno 24 mesi stagionato), pasta all’uovo con ragù bianchi, carni bianche, pesce bianco.

vino@blueblazer.it'

Ombra di vino

Millesimo 1982. Frequentatore assiduo dei peggiori bar della capitale ma sulla via di Damasco si innamora del nettare degli dei. Grande appassionato di vini di ogni tipo, lavora nel settore enogastronomico. Discreto e silenzioso, ama stare nell’ombra (in modo che il vino sia sempre fresco). Bollicine preferite: Larmandier-Bernier Grand Cru Extra-Brut Vielles Vignes de Cramant; Vino bianco preferito: Chablis Grand Cru Valmur Domaine Francois Raveneau; Vino Rosato preferito: Cerasuolo D’Abruzzo Edoardo Valentini; Vino rosso preferito: Barolo Riserva Monfortino Giacomo Conterno; Vino dolce preferito: Passito di Pantelleria Ferrandes; Vermouth preferito: Barolo Chinato Cappellano; Distillato preferito: Bunnahabhain 18 Years Old – Unchilledfiltered

Be first to comment