Milano Design Week 2016

Un evento importante come la Milano Design Week, che dal 12 al 17

La mappa del Fuorisalone della Milano Design week

La mappa del Fuorisalone della Milano Design week

Aprile, coinvolgerà quasi interamente la città di Milano, non poteva non vedere la partecipazione, a vario titolo e con diverse modalità, del mondo della miscelazione. Con vari quartieri impegnati nell’organizzazione di eventi, corner e attività ispirate al salone del design il capoluogo lombardo si colorirà per una settimane delle tinte forti di queste forme d’arte. Quello che si svolgerà a Milano è infatti la più importante manifestazione nazionale di settore, che accoglierà artisti e intellettuali di primo del calibro. Un mondo, quello del design, solo apparentemente distante da quello della mixology, espressione anch’essa, a suo modo, del pensiero, della manualità e dell’artigianalità umana. Così anche bartender e locali hanno colto questa magnifica occasione, mettendo si in gioco e provando a reinterpreta il il connubio fra design e cocktail. Uno spirito che si ritrova in eventi come quello

L'evento organizzato da Casa Mia

L’evento organizzato da Casa Mia

organizzato da Casa Mia, cocktail bar sempre più attivo nell’ambito della ricca e vivace cultura della miscelazione milanese. All’interno del circuito del Fuorisalone di Porta Venezia Design il salotto a due passi da Corso Buenos Aires organizzerà, il 12 aprile, infatti una serata all’insegna del buon bere e dell’arte. Nel caldo ambiente locale, teatro abituale di chiacchiere informali, saranno infatti inserite le opere di Chiara Tonsini, architetto e designer, ispirate proprio all’atmosfera e alla natura stessa del cocktail bar. Un clima che fonde alta miscelazione ed ospitalità domestica che si incarna perfettamente nell’oste ed head bartender Teo Stafforini, che, in collaborazione con Branca, creerà un menù personalizzato per la serata, partendo a sua volta, proprio dal lavoro della designer. Cocktail come il “Brancaleone Punch” (Botanist, Brancamenta, Citrus mix, Oleo saccarum Casa Mia, Tea mix, Peppermint bitter), un classico punch rivisto in una chiave tutta nostrana, o l'”Adamo ed Eva” (bitter Gagliardo, pompelmo rosa, Orange bitter, velluto di Carpano antica formula), intrigante e gustoso drink dai gusti decisi.

Belvedere e l’Urban Garden

Non sono però solo i cocktail ed i bartender ad approfittare della Milano Design Week per sfoderare idee innovative ed eventi glamour. Belvedere, celeberrimo marchio di vodka, dedica infatti alla kermesse milanese un angolo davvero unico, con lo sguardo rivolo al futuro e i piedi ben saldi nel passato. Per riscoprire le sue radici rurali il brand ha infatti chiesto a cinque creativi di fama mondiale di reinterpretare il concetto di “natural drinking experience”, producendo così altrettante “capsule collection di design cocktail”. Queste capsule d’autore, presentate anch’esse il 12 aprile, traggono la loro ispirazione dal manifesto “Be Natural”, pubblicato dalla stessa azienda, rivisitato

Belvedere Urban Garden

Belvedere Urban Garden

attraverso varie forme artistiche: Margherita Palli, scenografa, con il suo The Jester’s Supper o the Theatrical Cocktail, Olimpia Zagnoli, illustratrice, con Bisiastrissia o the Colorful Cocktail, Italo Rota, architetto, e Spasiba the Monumental Cocktail, Patricia Urquiola, designer, con Albertine o the After Proust Cocktail, e Guglielmo Castelli, pittore, con Shelfie o the Narrative Self-Portrait Cocktail.
Per dare però al pubblico della Milano Design Week un’esperienza ancor più diretta del suo concetto “Be Natural” Belvedere organizzerà un vero angolo di fusione fra l’anima moderna del design e quella rurale delle sue radici: lo Urban Garden. In questo giardino, un mix fra un’oasi verde e le linee sinuose dell’architettura contemporanea, verranno coltivate alcune botaniche, utilizzate poi per preparare magnifici drink. Grazie alla collaborazione di Alessandro Melis e della sua Drinkable Berebeneovunque gli ospiti del giardino potranno gustare cocktail unici, pensati appositamente per rendere tangibile questo equilibrio fra tradizione e innovazione.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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