Il Premio Strega Miscelazione Moderna 2016

Quando si parla di Premio Strega il pensiero corre immediatamente all’omonimo premio letterario istituito nel 1947 e divenuto, nel tempo, il più importante riconoscimento del settore in Italia. Quello fondato all’interno del salotto letterario di Maria e Goffredo Bellonci a Benevento, con il contributo di

L’attento pubblico della gara

Guido Alberti, è infatti un premio ormai universalmente conosciuto, anche per la fama degli autori e dei libri che hanno avuto l’onore di ricevere l’ambito riconoscimento. Molto meno conosciuto, anche per la ben più giovane età, è però un altro premio, legato sempre alla storica azienda campana, che vede però come protagonista proprio il liquore aromatico dal caratteristico colore giallo: il Premio Strega Miscelazione Moderna. Fiore all’occhiello della nostra produzione liquoristica lo Strega ha saputo mantenere intatta nel tempo la sua qualità, ritagliandosi, in questo momento di rinascita della miscelazione, uno nuovo spazio e una nuova modalità di consumo. Da perfetto dopopasto, da tonico-digestivo, come recitava una pubblicità del 1902, questo prodotto, nato dal sapiente bilanciamento di diciassette erbe, trova infatti un sempre maggiore utilizzo anche nel mondo dei cocktail. Nasce così l’idea di creare una competizione nazionale che premi la ricetta che meglio rappresenta questa nuova frontiera intrapresa dall’azienda. All’interno della storica sede di Benevento, ennesima

Matteo Zed Zamberlan

dimostrazione dell’attaccamento genuino di Strega per le sue radici ed origini, si è svolta la seconda edizione di questo premio che ha visto affrontarsi dieci promesse della miscelazione italiana. Maestro di cerimonie, accanto al sempre brillante Stefano Ninchevich di Bargiornale, Matteo “Zed” Zamberlan, ambasciatore del liquore Strega nel mondo, che da anni si impegna in prima persona per diffondere l’uso di questo magnifico liquore in drink e miscelati.

La seconda edizione del Premio Strega Miscelazione Moderna

Per rendere ancora più accattivante il Premio Strega Miscelazione Moderna, in un panorama sempre più denso di competizioni del genere, l’organizzazione ha suddiviso la gara in tre fasi: una prima batteria, che consisteva nella presentazione del cocktail realizzato con il liquore Strega, una semifinale, incentrata sul perfect serve del prodotto, ed una “mistery box” finale. A competere per l’ambito premio dieci valenti bartender, David Bonatesta del Nomad Bar di New York, Andrea Brulatti del City Social

David Bonatesta

London di Londra, Alberto Catalani del The Craftman di Reggio Emilia, Grazia di Franco del Tales and Spirits di Amsterdam, Sabrina Galloni del Gurdulù di Firenze, Carlotta Linzalata dello Smile Tree di Torino, Andrea Melfa dello Straccale, Erika Pianca dell’Hard Rock Cafe di Venezia, Giuseppe Tatone dello Speakeasy di Bari e Michele Zilio dell’Autostazione di Cittadella in provincia di Padova. In un clima divertente e amichevole, con molti bartender accorsi da tutta Italia per assistere alla prova, la prima manche ha dimostrato la grande versatilità del liquore, utilizzato in minimo 25 ml, in long drink e coppette, abbinato a gin, mezcal e whisky. A valutare le prove dei bartender una giuria internazionale composta, oltre che dallo stesso Zamberlan, da Hamish Smith, Deputy Editor di Drinks International e direttore dei World’s 50 Best Bar, Naren Young del Caffè Dante di New York, Tristan Stephenson Mixologist e autore di libri di grande successo, Bruno Vanzan, pluircampione di flair bartending, e Stefano Ripiccini bar manager del nuovo Sartoria Restaurant di Gordon Ramsey a Londra. Un giudizio complesso, vista la bravura dei barman in competizione, che ha però portato al turno

Erika Pianca

successivo solamente Erika Pianca, Grazia Di Franco, Andrea Brulatti, David Bonatesta e Alberto Catalani. Cimentarsi con un perfect serve, con un servizio speciale che esalti le peculiarità, le caratteristiche di un prodotto, non è impresa semplice, ma la fantasia dei bartender in gara ha trovato qui la sua massima espressione. C’è chi come Grazia di Franco ha scelto di realizzare una sorta di “Punch”, da servire in tazza con eleganti fiori eduli alla giuria, chi ha puntato sulla scenografia, chi invece, come Erika Pianca, sulla semplicità, proponendo il liquore Strega in purezza ma accompagnandolo con un’affascinante storia, e chi, infine, lo ha quasi miscelato preparando un piccolo cocktail. Anche in questo caso il verdetto, assai difficile da sentenziare, ha portato all’eliminazione di due concorrenti e alla selezione di tre finalisti, costretti ad improvvisare un cocktail con i prodotti estratti da una mistery box. La prima a salire sulla pedana è stata

La vincitrice Grazia di Franco

Grazia di Franco che, con quanto trovato, ha realizzato un twist sul sempre difficile “Ramos Gin Fizz”, shakerato a turno da tutti i membri della giuria, seguita poi da Andrea Brulatti, che con impeccabile eleganza ha costruito una variante del “White Lady” con l’aggiunta di uno spoon di yogurt alla banana, e da Erika Pianca che ha optato per una variante del “Bloody Mary”, evidentemente richiamata dalla presenza del succo di pomodoro nella mistery box. Al calar della sera, dopo una magnifica giornata in compagnia di Strega Matteo “Zed” Zamberlan ha così proclamato vincitrice Grazie di Franco, che, con il suo “ The Lion, The Witch and the Wardrobe”, porterà al prossimo Berlin Bar Convent la miscelazione a base Strega.