World Class 2021: I Protagonisti – Alberto Corvi

Le finali della Diageo World Class 2021 si avvicinano e per la nostra serie di interviste dedicate a questa importantissima competizione incontriamo Alberto Corvi

Raccontaci la tua formazione professionale e, in primis, da dove arriva la tua passione per il bartending…

La mia vita lavorativa all’interno dell’ospitalità inizia quasi 10 anni fà. Mi sono traferito a Londra e, a causa della mia scarsa conoscenza della lingua inglese, ho iniziato servendo bibite, caffè, e soprattutto cappuccini all’interno di un ristorante.
Dopo qualche mese, decido di tornare in Italia, a casa mia, a Milano, e mettere in pratica quanto imparato all’estero. È stato un periodo molto particolare, nella quale ho girato molti locali, soprattutto Bistrot, che quindi seguivano tutto ciò che riguarda la ristorazione: dalla colazione, al pranzo, l’aperitivo, la cena e il dopocena. Passo così qualche anno tra locali situati in zone di grande passaggio e affluenza di persone, quali Montenapoleone, Cairoli e San Babila, ed è proprio qua che comincio a entrare in contatto con vip, influencer e in generale una clientela più esperta e esigente.

Alberto Corvi

Alberto Corvi

Nel 2016, poco prima dell’inizio dell’estate, dopo molto studio e ricerche personali, decido di affrontare un corso di American Bartending a Barcellona. Con molta voglia e passione per questo mestiere mi faccio notare da vari locali che – ancora- nonostante la mia poca padronanza della lingua, decidono di darmi fiducia e mi convincono a cercare casa e trasferirmi così in Catalunya. Dopo una breve esperienza in un bar situato su una terrazza, trovo lavoro in uno dei cocktail bar storici della miscelazione catalana: il No Sé. Un piccolo cocktail bar, composto da ragazzi italiani, che abbina la miscelazione classica a quella tropicale, il tutto accompagnato da uno dei migliori aperitivi della città.
Dopo quasi un anno, tramite amici che lavorano nell’hospitality, decido che era arrivata l’ora di cambiare: inizio così la mia esperienza dietro “la barra” della Lobby dell’hotel Casa Bonay e a sviluppare la mia prima vera e propria drink list.
In settimana la situazione era decisamente tranquilla, mentre nel week end, il dj montava il suo stereo, accendeva le casse e il locale si riempiva in un batter d’occhio.
Fu un’esperienza breve ma intensa, seguita da qualche extra in altri Hotel di lusso e il mio ritorno al No Sé dove mi fermai un altro paio di mesi.
Dopo quasi 3 anni di Spagna, torno a Milano. Nel dicembre 2018, sono entrato a far parte del team del The Doping Club, il famoso cocktail bar all’interno del The Yard Hotel, ai tempi capitanato da Francesco Galdi. Dopo più di due anni di crescita professionale, ora sono il responsabile della parte Beverage di un’azienda che non ha mai smesso di crescere e che ha in serbo altre incredibili novità, quindi… Stay tuned!
La mia passione per il mondo dell’ospitalità credo si sia accentuata col passare degli anni, affrontando sfide sempre più complicate e raggiungendo traguardi sempre più impegnativi. È qualcosa che viene dal cuore.

L’edizione di questa WorldClass è stata inequivocabilmente unica. Esibirsi su una piattaforma online come ha modificato l’approccio alla gara?

Alberto Corvi

Alberto Corvi

L’esperienza World Class è unica a prescindere! Quest’anno è stata la mia prima partecipazione, quindi ho uno scarso paragone con gli anni precedenti in cui era più “reale”. Sicuramente il fatto di non vedere una persona fisica seduta al banco ma vederla in uno schermo è una differenza enorme. Ciò nonostante i brand ambassador sono riusciti a farci riflettere sull’importanza di vari fattori e, personalmente, mi han fatto vedere le cose da un altro punto di vista, uscire dalla mia comfort zone e ho cominciato a pensare “out of the box” oltre che nella vita lavorativa, anche nella mia vita privata, quindi CHAPEAU!

Senza emozioni per l’esecuzione del cocktail – solo da presentare – la sfida è stata più sul concept e si affida molto alla narrazione. Quali sono state le difficoltà? Lo speech, la ricerca di informazioni, convincere la giuria?

La sfida vera e propria è stata con me stesso: mi ha aiutato a ragionare in maniera differente e ad agire in maniera differente, soprattutto al momento della presentazione. Far uscire la propria personalità attraverso uno schermo è stato davvero importante.

Quale è, secondo te, il segreto per un cocktail perfetto? Quando un nuovo cliente arriva al tuo bancone cosa noti subito che ti possa aiutare a capire gusti e preferenze per creare il drink cucito su misura?

Il cocktail perfetto è sinonimo di perfezione nella percezione di tutto ciò che ci circonda. A partire dalla musica, ai profumi, all’ambiente, la pulizia, la professionalità.. Ma soprattutto il sorriso. Questa è la vera arma da utilizzare nel momento in cui si serve un drink.
Durante l’approccio al bar di un nuovo ospite, per cercare di capirne gusti e preferenze, di primo acchito valuto l’abbigliamento, la provenienza, l’età, la compagnia e il mood. Dopo una breve conversazione, per la realizzazione del cocktail miscelato, cerco di avvicinarmi il più possibile all’idea che ha in testa.

Alberto Corvi

Alberto Corvi

Quale è il tuo spirito o ingrediente preferito e perché? E quale il drink che preferisci bere e perché?

Io, personalmente, sono un grande appassionato di spiriti di canna da zucchero e vino. Dipendendo dal mio umore e dalla situazione in cui mi trovo, oltre a bere queste due bevande lisce, a volte esco dagli schemi e mi spingo a consumare anche grappa e distillati di agave. L’ingrediente che preferisco invece usare nella mia miscelazione é lo sherry: è super versatile e tira fuori un extra kick a tutte le bevande.

Tornando a questa edizione della world class chi vincerà secondo te? Quali sono i concorrenti che ti hanno impressionato di più?

La cosa che mi ha impressionato di più è stato il fatto di gareggiare con professionisti di altissimo livello e di confrontarmi con nomi super blasonati che hanno partecipato e magari vinto altre competizioni. Vincerà chi riuscirà a stupire la giuria e ad essere consistente durante tutte le prove.
Faccio il tifo per i ragazzi del Team Nono e secondo me sarà uno di loro ad uscirne trionfante!

 

 

Il cocktail

B-infinite

B-infinite

B-INFINITE

60ml Ketel One Vodka

25ml Garden Cordial (3 parti di miele millefiori:1 parte di Seedlip Garden)

10ml Soluzione Citrica

Milk Wash al 20%

Top Up di Tibicos al Miele di Castagno

Build: Highball
Garnish: Gel di Miele di Castagno
“B-infinite” è una comunità che permette di ridimensionare gli sforzi e ridurre drasticamente gli sprechi all’interno dei bar: un laboratorio che permette il riutilizzo e il riciclo di materie e prodotti di scarto di bar e ristoranti, originando così una vita “infinita”.

 

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