World Class 2021: I Protagonisti – Manuel Di Cecco

Proseguono le interviste ai protagonisti della Diageo World Class. Dalla città eterna, intervistiamo Manuel Di Cecco, il supervisor di Freni e Frizioni.

Raccontaci la tua formazione professionale e, in primis, da dove arriva la tua passione per il bartending…

Manuel Di Cecco

Manuel Di Cecco

La prima volta che sono salito su un bancone l’ho fatto per far da bere ai miei amici in un piccolo locale a Terracina, avevo 18 anni, e penso che questo sia il motivo che mi spinge a restare dietro la barra tutt’ora: semplicemente gli amici si sono triplicati ed è sempre una festa.
Ovviamente la passione per lo studio e dell’approfondimento del lavoro sono arrivati dopo: chiacchierando con il mio primo capobarman, Daniele Perracchio, mi convinse a seguire le lezioni di Tony Parlapiano al Jerry Thomas ed è stato l’apripista ad un mondo che non conoscevo. Penso che Tony sia il vero motore delle nuove generazioni, grazie alla sua incredibile semplicità nel raccontarti secoli contorti dove tutto è accaduto facendoti pensare che tutto possa ancora accadere.
Infine con Freni e Frizioni semplicemente la festa e lo studio si sono incrociate e li ho trovato il posto che mi ha fatto capire che questo lavoro è un work in progress continuo dentro una festa che non finisce mai.

L’edizione di questa WorldClass è stata inequivocabilmente unica. Esibirsi su una piattaforma online come ha modificato l’approccio alla gara?

Pensare ad un filone dell’assurdo partendo dai Monty Python, passando per Nolan per arrivare a Kafka è stato frutto di questa paradossale situazione di gara a distanza.
Mi sono ritrovato a parlare con il me stesso del passato e del futuro durante la gara, o di presentare un bracciolo del cuscino ai giudici spacciandolo per me. Diciamo che in una situazione meno digitale non mi sarei ingegnato così tanto, forse l’avrei preferita, ma sono riuscito a divertirmi e spero a strappare un sorriso a qualcuno.

Flying Circus Cocktail, il drink delle selezioni di Manuel

Flying Circus Cocktail, il drink delle selezioni di Manuel

Senza emozioni per l’esecuzione del cocktail – solo da presentare – la sfida è stata più sul concept e si affida molto alla narrazione. Quali sono state le difficoltà? Lo speech, la ricerca di informazioni, convincere la giuria?

La cosa più difficile è stata quella di trovare una sintesi del lavoro di mesi, perché abbiamo lavorato per almeno tre mesi ai vari drink e progetti, e spiegarli tramite uno schermo con poche slide e pochi minuti. Ma niente di tutto questo equivale alla difficoltà di raccontare i sapori del drink a chi non può assaggiarli: questo penso sia stato il momento in cui dovevi dare tutto quello che era umanamente possibile, arrabbatandoti con parole e sensazioni che sarebbe stato bellissimo sentire.

Quale è, secondo te, il segreto per un cocktail perfetto? Quando un nuovo cliente arriva al tuo bancone cosa noti subito che ti possa aiutare a capire gusti e preferenze per creare il drink cucito su misura?

Manuel Di Cecco

Manuel Di Cecco

Lo spritz è il drink perfetto: tre ingredienti, sodato e soprattutto leggero, non inteso come livello alcolico, ma leggero perché senza impegno e allegro. Questi sono gli elementi che deve avere un drink perfetto.
I gadget delle aziende che tanti colleghi o appassionati indossano quando vengono da noi, mi aiutano a distinguere una persona che vuole divertirsi da un altra che esige invece sapori ricercati e, oltre anche alla dialettica utilizzata nella richiesta, quasi sempre con una domanda chiedo come vogliano il loro drink su misura. Quest’ultima gentilezza mi aiuta a rendere partecipe il cliente e ad abbassare la percentuale di errore sulla riuscita del drink.

Quale è il tuo spirito o ingrediente preferito e perché? E quale il drink che preferisci bere e perché?

Anni fa avrei detto Genever, con buona pace di Riccardo Rossi, ma adesso devo dire che non ho uno spirits in particolare.
Il drink preferito è il Daiquiri per l’estrema semplicità di preparazione e di bevuta.

Tornando a questa edizione della world class chi vincerà secondo te? Quali sono i concorrenti che ti hanno impressionato di più?

Non so dirti chi vincerà: sono dieci colleghi incredibili e soprattutto agguerriti. Il livello di quest’anno è stato assurdo ed è stato bello vederli all’opera. Anche se ho i miei preferiti ma non li dico.

 

BUMBLEBEE

BUMBLEBEE

Il cocktail

BUMBLEBEE

30 ml Ketel One Vodka

30 ml Chicory Mead

30 ml Seedlip tonic beeswax

Il drink nasce dall’esigenza di mercato del progetto “BeeBadass”. L’unione di tre strutture alto vendenti (Martini – Vodka Tonic – Low Abv) hanno portato la creazione di un drink che non fa parte di alcuna tipologia di classici. Una bevuta corta composta da Vodka Ketel One, Idromele amaricato con cicoria e un cordiale composto da Aaoma naturale di tonica e cera d’api il tutto in pefetto stile Martini.

Il drink tocca tutte le parti del palato, dal sapido all’amaro, dal dolce al balsamico legato tutto da una fresca nota acida.

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