All That She Wants alle Scuderie del Colle – Giulia Castellucci

Cocktail che esprimono “dolcezza o che sanno essere provocatori” e poi il tango, “la mia  passione. Le gambe mi tremavano, le mani mai”. Parla Giulia Castellucci che per una  sera ha riunito le sue più grandi passioni: la danza e il bartending.

Il regalo che si riceve passeggiando per le vie di Roma è racchiuso in quei piccoli scorci e in quei luoghi nascosti che non si è capaci di immaginare: svoltare un angolo e trovarsi di fronte una testimonianza inattesa di un passato incantevole. Succede però che, ogni tanto, qualche luogo riesca direttamente a

Giulia Castellucci al banco di Scuderie del Colle

Giulia Castellucci al banco di Scuderie del Colle

trascinarti in una realtà fuori dall’ordinario. Le Scuderie del Colle non solo fanno proprio questo concetto, ma lo esaltano decuplicandone l’effetto finale, miscelando sapientemente l’appagamento estetico con il piacere del buon bere. Superato il cancello d’ingresso ci si sente come in procinto di superare una frontiera, un confine tra il quotidiano e l’imprevedibile: nascosto all’interno una cinta muraria, in un terreno appartenuto in passato alla famiglia Brancaccio, il locale si presenta in una incantevole atmosfera inglese, dove a fare la parte del leone sono i giardini e il labirinto di piante, creando un’armonia perfetta tra il gusto britannico e l’illogica bellezza di un  fiabesco Locus amoenous nel cuore di Roma. Superati i giardini e guadagnato l’ingresso, si è subito colpiti dall’atmosfera soffusa ed elegante che gli arredi di ispirazione coloniale regalano a questo gentlemen’s club dove il piacere del buon bere diventa la “regola” per una serata sospesa tra realtà e immaginazione. Anche se, in questa occasione, non sarà la componente maschile e “gentleman” ad essere messa in mostra; al contrario, l’universo femminile del bartending sarà messo sotto i riflettori.

Ad impadronirsi del bancone e a mettere in mostra il proprio talento e la propria passione è Giulia

Il riscaldamento prima del tango

Il riscaldamento prima del tango

Castellucci, barmaid del Banana Republic che ha riscaldato questa umida e piovigginosa serata dicembrina. D’altronde è questo che significa ‘All That She Wants’ per Riccardo Tuttolomondo di Scuderie: “Siamo al secondo appuntamento di questa iniziativa, con la quale ci siamo posti come obiettivo quello di esaltare e far scoprire un mondo, quello del bartending al femminile, dandogli una visibilità che non sempre queste ragazze ricevono”. Durante la serata Giulia presenterà il proprio lavoro potendo esprimere liberamente la propria passione “noi siamo qui per mettere la bartender a proprio agio in tutto” prosegue Tuttolomondo “in modo tale che possa esprimere la propria passione e creatività in piena libertà. Per questa serata diciamo che noi siamo la vetrina, per il resto è stata Giulia a fare l’allestimento, dalla creazione dei cocktail del menù alla selezione musicale e all’esibizione di danza. L’importante è la valorizzazione della passione di questi talenti”.

Il tango

Il tango

Le due passioni di Giulia, come accennato, sono il ballo e il bartending. Proprio all’insegna della danza e del tango si inaugura la serata, con la sensualità delle note di “Queremos paz” dei Gotan Project che, sposandosi con le luce soffuse e l’atmosfera retrò dell’ambiente, crea una situazione ammaliante. Giulia si esibisce accompagnata da tre compagne della scuola di danza a.s.d. STARLETTE (Arianna Bussoletti, Chiara Durante ed Eleonora Galli). Le note del trio francese e i movimenti sensuali delle ballerine catturano l’attenzione del pubblico, trascinandolo in un vortice in cui è proprio la passione stessa ad emergere prepotentemente.

rossetto-e-cioccolato

Rossetto e cioccolato

Finita l’esibizione il bancone diventa il palcoscenico per il resto della serata. Giulia per l’occasione ha presentato quattro cocktail: si comincia con il “Rossetto e cioccolato”, base Campari cui si aggiungono Rabarbaro Zucca, con un top di panna alcolica di Galliano e cioccolato fondente; il “Monamour”, dry gin e vermouth rosso, con coulis alcolico di fragole, angostura e servito con una cialda di fragole; a seguire “L’unico frutto dell’amor”, dove a farla da padrone è la Creme de Banane accoppiata all’Havana 3, cui si uniscono una purea di banana, lime, zucchero, decorato con banana disidrata e cioccolato; per concludere il “Te quiero”, tequila e sciroppo di camomilla, qualche goccia di pompelmo rosa, una nota di tintura di peperoncino, lime e passion fruit. Non solo passione quindi, ma anche equilibrio tra la dolcezza della frutta e la decisione delle note alcoliche, in un percorso estremamente personale capace di valorizzare non solo le capacità ma anche la personalità di una bartender.

 


 

 

La protagonista: Giulia Castellucci

Giulia, le sensazioni di questa serata?
Una serata estremamente divertente, soprattutto perché il contesto delle Scuderie del Colle mi ha permesso di coinvolgere le ragazze della mia scuola di danza. Il tema della serata è la passione, la mia oltre al banco è il palco, la danza. Sono 17 anni di passione e impegno, in cui non c’è stato giorno della mia vita in cui non ho ballato

La preparazione di Rossetto e cioccolato

La preparazione di Rossetto e cioccolato

Dato che la serata gira intorno alle tue passioni, che ispirazione hai avuto per unire e far coesistere ballo e bartending?
Considera che l’anno scorso mi sono totalmente divisa tra la scuola di danza e l’insegnare ad una classe di bambine di giorno e l’essere pronta a servire alcolici in un locale la sera. Ho vissuto un periodo alla “Dottor Jeckill e Mr. Hyde” se vogliamo. Da quell’esperienza è nata la serata. I drink sono nati esclusivamente per questa serata e hanno come base d’ispirazione la passione: il nome di ogni drink è un momento della passione, partendo dal bacio fino ad arrivare al Te quiero, al ti amo e alla parte più emozionale.

La frutta in questo caso gioca un ruolo importante nella preparazione…
Non solo la frutta ma anche le spezie: nel primo cocktail ‘Rossetto e cioccolato’ sono le note dolci della vaniglia che danno la sensazione di dolcezza e l’idea dell’attrazione; la fragola del ‘Monamour’ rappresenta la passione, quel senso di infatuazione; la banana e il cioccolato ne ‘L’unico frutto dell’amor’ diciamo che sono provocatori; infine nel ‘Te quiero’ il sentimento, la passione travolgente, è rappresentata dal passion fruit.

La serata si è aperta all’insegna del tango…
Non esiste un ballo che esprima più passione del tango. Io sono una ballerina di danza classica e ho studiato tango argentino per tre anni. Non abbiamo rispettato la canonicità del ballo: si tratta di un ballo a due, noi l’abbiamo fatto a quattro, con due di noi che interpretavano l’uomo e le altre due la donna, operando una decontestualizzazione del ballo a due rendendolo più moderno e interessante per la serata. Finita l’esibizione ho ringraziato tutti e sono corsa al bancone. Le gambe mi tremavano ancora; le mani

Un momento della serata

Un momento della serata

mai, ma le gambe si. è stato emozionante, è la prima volta che riesco ad unire le miei passioni. Ho riassunto la mia vita in una serata

La serata si chiama All That She Wants. Qual è l’immagine che tu hai del mondo del bartending al femminile?
Io credo si tratti di un lavoro da uomini, nonostante io mi batta e lavori duro per affermare quello che faccio. La prima volta che sono su banco, al Friends di Piazza Fiume a Roma, ero la prima donna a farlo, loro hanno scelto me e io ho scelto loro, la mia scuola è stata quella fatta con Valerio Gara e Cristian Lorusso. Anche quando sono arrivata al Banana Republic ero l’unica donna. Per questo dico che si tratta di un mestiere maschile nonostante, lo ripeto, io mi batta e ce la metta tutta ogni sera per dimostrare il contrario. Se posso dare un consiglio che posso dare alle donne che si vogliono affacciare a questo mondo è quello di essere tanto umili, ma allo stesso tempo di lavorare duro e tirare fuori gli attributi.

Giorgio Morino

"L'incapacità di stare fermo e il desiderio di scoprire sempre cose nuove mi ha portato a scrivere. Il cinema è stata la mia prima casa, il mondo era la luce del proiettore in una sala buia e affollata. Fuori dal cinema c'era Springsteen e il rock 'n' roll, immagini di un'America che forse non esiste più a bordo di una Chevelle decappottabile. Un giorno ho scoperto il whisky, e da quel momento la mia vita non è stata più la stessa. Perché non scrivere anche di questo in fondo? Cocktail preferito: whisky sour Distillato preferito: Talisker 10 anni"

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