La Cachaça Magnifica a Casa Mia

Anche nel mondo del bar, come in ogni altro aspetto della vita, non mancano i preconcetti ed i pregiudizi. Uno di questi è sicuramente legato alla Cachaça. L’utilizzo non ottimale di questo distillato, unito al numero esiguo (e spesso di non eccelso livello) di etichette distribuite in Italia, ha infatti creato, nel pensiero comune, intorno a questo prodotto, un’aura di scarsa qualità. Proprio per questa ragione i

Cachaça Magnifica

Cachaça Magnifica

workshop organizzati da Compagnia dei Caraibi, a Roma (nella scuola di bartending FlairProject) e Milano (nel bistrot Casa Mia), per promuovere la Cachaça Magnifica hanno il merito di aprire lo sguardo, in modo più attento, a questo meraviglioso e variegato mondo. Questa particolare tipologia di distillato di canna da zucchero, di produzione esclusivamente brasiliana, conta infatti oltre 4.000 brand, per la maggior parte piccole produzioni artigianali, ed oltre 1.200.000.000 litri prodotti. Le caratteristiche che definiscono questo distillato, oltre alla provenienza geografica e alla materia prima utilizzata, sono la gradazione alcolica, obbligatoriamente compresa fra i 38° ed i 54°, e lo zucchero, che non può superare i 6 grammi per litro. La diffusione, nello sconfinato territorio brasiliano, della cachaça è testimoniata anche dalle molte aree di produzione; da Minas Gerais, che detiene il primato per il numero dei brand autoctoni (oltre 1.500), a São Paolo, che distilla il 46% dell’intera produzione nazionale, fino a Pernambuco, Ceará, Paraná e Rio de Janeiro.

La Cachaça Magnifica a Casa Mia

Non poteva esserci luogo migliore di Casa Mia, per il suo clima familiare, per accogliere João Luiz de Faria, proprietario della fazenda e vero protagonista della masterclass dedicata alla Cachaça Magnifica organizzata da Compagnia dei Caraibi. La fattoria, situate alle pendici delle montagne che circondano Rio de Janeiro, è stata fondata nel 1985 ma solo dodici anni dopo, nel 1997, ha avvito la produzione di questo

Un momento della masterclass

Un momento della masterclass

particolare brand, proprio per volontà dello stesso João Luiz, con l’obiettivo di rilanciare l’immagine della cachaça in tutto il mondo. Per ottenere questo risultato ogni passaggio del processo produttivo è stato studiato e perfezionato e viene tutt’oggi attentamente controllato. Il primo elemento, decisivo per la creazione di un prodotto di alta qualità, è ovviamente la materia prima; Cachaça Magnifica utilizza esclusivamente canna da zucchero cresciuta all’interno della stessa fattoria. Dopo la raccolta la canna viene tritata per estrarre la linfa zuccherina; un nettare in cui, proprio come nel caso dei rum agricoli, i lieviti avvieranno la fermentazione. Il passaggio successivo è la distillazione, in questo caso una tripla distillazione in pot still, tecnica che permette di mantenere una maggiore complessità di gusto ed aromi. Una volta ottenuta la cachaça non resta che invecchiarla. La Cachaça Magnifica Classica, in particolare, viene fatta riposare per minimo due anni in botti da 500 litri di un particolare tipo di legno brasiliano, l’Ipê, mentre la Cachaça Magnifica

La Cachaça Magnifica a Casa Mia

La Cachaça Magnifica a Casa Mia

Riserva viene invecchiata con metodo Solera. Il risultato, almeno per la Cachaça Magnifica Classica, è un distillato gustoso e ben bilanciato, con un forte ricordo di canna da zucchero, e piacevoli sentori fruttati e speziati (banana, lemongrass).
L’incontro organizzato da Compagnia dei Caraibi e Casa Mia, locale sempre più attivo nella diffusione, tanto nel pubblico quanto fra gli addetti ai lavori,  della cultura del bere di qualità, è stata dunque un’occasione unica. Un’occasione raccolta dai partecipanti che, oltre a degustare la Cachaça Magnifica, hanno potuto dialogare con João Luiz de Faria, toccando con mano la maestria e l’esperienza di questo grande personaggio. Per superare limiti e preconcetti non c’è infatti arma migliore che la conoscenza e la cultura, ancor meglio se raccontata direttamente da chi, con il proprio impegno e lavoro, la tramanda.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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