Dal Console: un’oasi di verde e buon bere sulla Riviera di Ulisse

Abbiamo approfittato delle riaperture estiva per andare a visitare alcuni dei locali della Guida ai cocktail bar d’Italia di BlueBlazeR. La prima tappa di questo nostro viaggio è una bell’idea situata in un piccolo

Umberto Junior Casaburi

Umberto Junior Casaburi

borgo marino sulla Riviera di Ulisse, vicino a Gaeta: Scauri e il locale in questione è “Dal Console”. L’idea interessante che ha avuto il padrone di casa, Pierluigi Pentimalli, è stata quella di discostarsi dalla classica situazione da località balneare ma creare il tipo di locale che lui amava, ispirandosi a quelli che aveva visitato in giro per il mondo, e in cui amava andare da cliente. Un locale dove l’attenzione all’ospite è la missione, e l’ideale di una buona miscelazione, fatta di storia e di storie , viene prima di tutto. Partendo da queste premesse, aggiungendo una location unica (che tra un po’ andremo a scoprire) e la bravura e la simpatia  dietro al bancone del barman Umberto Junior Casaburi (che ha però lasciato la struttura da poche settimane nda) che nasce il concept “Dal Console”, che non è solamente un cocktail bar per la stagione estiva, ma anche un ristorante e un bistrot valido per tutto l’anno. Se giustamente è il dehors a fare la parte del leone, nelle stagione più fresche si viene accolti in uno spazio ricercato, accogliente ed elegante, da pochi tavoli ma con la possibilità di passare una piacevole serata ad intrattenersi con Pierluigi ed Umberto mentre prepara le miscele per i suoi ospiti.

La location

Ma come si diceva prima, uno dei veri punti forti (e che rende unico il locale) è la location. Non è da tutti poter cenare sotto l’ombra di mura del VII-VI secolo a.C., infatti a far da cornice al giardino vi sono le imponenti mura megalitiche di Scauri della presunta antica cittadina di Pirae (per chi ne avesse voglia tra un drink e l’altro ci si può avventurare tra esse) che portano all’antica torre che

Un passaggio nel giardino

Un passaggio nel giardino

è la parte coperta del locale. Nella nuova sistemazione del giardino, tra un tetto di alberi antichi, fiori e un ponte con ruscello, torreggia la nuova postazione del banco bar, ampliata per riuscire a servire i sempre più numerosi clienti. Lì il nostro Umberto spicca come un DJ alla console mentre Pierluigi e il suo staff si curano degli ospiti durante la serata.

I tavoli sono posizionati all’interno di tutto il giardino così da poter andare incontro all’esigenze degli avventori, da chi preferisce stare più al centro dell’attenzione a chi, invece, preferisce una dimensione più intima per passare una piacevole serata romantica alla luce della luna.

 

Il menù

Il menù che è proposto quest’estate, dopo la chiusura forzata del lockdown, (per quanto riguarda i cocktail) è strutturato in quattro parti: classics cocktails, signature cocktails, Martini family cocktails e infine, per chi non vuole o non può bere alcolico i cocktails analcolici. In fondo al menù si trova  una frase che ad ogni barfly riempirà il cuore di gioia ovvero “per tutti gli altri cocktails classici o se hai richieste particolare non esitare a chiedere al nostro barman”, un modo giusto e sensato di rivolgersi al cliente senza preclusioni alcune. Se è sempre piacevole trovare in una carta una certa scelta di cocktail Martini ancor di più è quella di trovare una lista di cocktail classici non banali, si suggeriscono il cardinale per l’aperitivo, l’old cuban e il bramble ed il navy grog per le serate un po’ più fresche. Dei signature è proprio il barman residence Umberto Junior Casaburi a parlarcene e a suggerircene alcuni: il Messico e Nuvole (Mezcal Local, liquore tropicale, mix di agrumi, sciroppo di passion fruit, soda al pompelmo rosa) che dal

uno dei vari cocktail del menù

uno dei vari cocktail del menù

le basi di un Paloma si evolve verso gusti più tropicali e agrumati; il bondiano Casino Royale (Knut Hansen Gin, blend di vermouth extra dry e riesling, vodka, olio E.V.O.) un twist sul drink creato da Ian Fleming dove si sostituisce il Lillet blanc con il blend di vermouth e riesling e l’oliva con la goccia di olio. Una miscela equilibrata che stempera l’asperità di un cocktail complicato. Infine Umberto ci descrive il suo cavallo di battaglia, che anche se non è più in carta, rimane un intramontabile da un anno a questa parte il suo Limoniamo (Adamus gin, succo di limone, sciroppo di zucchero e liquore di resina) drink dall’animo spiritoso già dal nome, estremamente rinfrescante e beverino.

E così immergendosi nel verde del giardino ci si accorge, sempre più ormai, che anche lontano dai grandi centri urbani un’altra miscelazione è possibile. Insegnando a bere e a conoscere la cultura della mixologist mentre si viene incontro ai gusti degli ospiti.

 

 

Fabio

Iniziata la mia carriera bevendo sidro per tutti i pub del quartiere Prati di Roma, fatale fu un viaggio in Scozia che mi fece scoprire le gioie della birra e del Whisky, per poi consacrarmi al luppolo sulle strade del Belgio tra Trappisti e Lambic. Dal pub sottocasa al micro birrificio più sperduto, dal Manzanarre al Reno, dalla Gran Bretagna alla Scandinavia, in una costante ricerca della birra più introvabile; senza mai disdegnare un buon distillato o un ottimo cocktail. Birra preferita: La Duchesse de Bourgougne (una Flanders Red Ale della Brouwerij Verhaeghe Vichte) è stata per anni la mia compagna preferita; Cocktail preferito: MIlano – TOrino, in fondo siamo pur sempre italiani; Distillato preferito: Sarò uno dei pochi a dirlo ma…Scapa!

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