Jack Daniel’s Night at Banana Republic con Federico Tomasselli

A volte basta un nome per evocare un clima, un’atmosfera, finanche un periodo storico; basta dire, ad esempio, Jack Daniel ’s e sono subito gli anni ’90. C’è chi è “cresciuto” con “Jack e Coca”, chi ne conosce le pubblicità, gli eventi, i gadget o le magliette, chi si è addirittura tatuato addosso il suo marchio, perché jack nightpochi brand sono riusciti come Jack Daniel ’s a radicare la propria identità nell’immaginario collettivo. Così basta poco, quasi solo il nome di questo prodotto, per evocare, in una serata fra amici quanto al Banana Republic di Roma, un clima immediatamente riconoscibile, piacevolmente familiare. Non è infatti il tipico lunedì del Banana Republic quello che ospita Federico Tomasselli, bartender del Porto Fluviale, ma un vero e proprio tuffo nei mitici anni ’90, con una drink list in stile e “costumi” dell’epoca. Ecco così apparire i Nirvana, interpretati per l’occasione da Giuseppe Prosperi, e street style di Paolo Sanna, in un atmosfera resa ancora più autentica dalla musica dei Liquido o di Scatman, per una serata in perfetto stile nineties.

Il Menù della serata

Gustoso e dolce, con un sapore immediatamente riconoscibile che richiama alla mente la frutta matura

Jack Daniel's sul banco del Banana Republic

Jack Daniel’s sul banco del Banana Republic

(pera, pesca), il Jack Daniel ’s, Tennessee Wiskey duro e puro (non chiamatelo Bourbon, non lo è) è spesso ingiustamente considerato un prodotto poco adatto alla miscelazione moderna. Un’idea infondata come dimostra l’ottimo menù ideato da Federico Tomasselli, Peci e Giuseppe Prosperi per la serata. In una giornata così non poteva ovviamente mancare uno dei must di Peppe, Giuseppe Prosperi, quel “Fegato fegato spappolato” (Jack Daniel ’s, Vermouth rosso, Campari, Branca Menta) che già rappresenta uno dei cocktail da aperitivo più bevuti nello stesso Banana Republic. Direttamente dai classici degli anni ’90 arriva invece il “Lychburg Lemonade” (Jack Daniel ’s, Cointreau, zucchero, Lemon Soda), drink fresco e beverino con una piacevole nota di arancia che avvolge il palato lasciando un gradevole retrogusto in bocca. Sulla stessa linea gioca anche il “Jack Loretto” (Jack Daniel ’s, lime, melone, succo di mela, ginger beer), miscelato

Paolo Sanna e Federico Tomasselli

Paolo Sanna e Federico Tomasselli

altrettanto leggero e goloso, a cui il succo di mela ed il melone donano un’aroma ed un sapore davvero caratteristico. Completano il menù tre classici immortali, rivistati per l’occasione in stile Jack Daneil ’s. Sono infatti questi i casi del “Grungy nail” (Jack Daniel ’s, Drambuie, Amaro Sibilla) una variante del “Rusty Nail” in chiave Tennessee accompagnata da uno shot di birra Grunge IPA, del “Jackie O(ld Fashioned)” (Jack Daniel ’s, bitter, zucchero, ciliegina, orange flavour) un classicissimo “Old Fashioned” che enfatizza e arricchisce il bouquet tipico del whiskey rendendolo ancor più profumato e gustoso, e il “Manhattan Jack” (Jack Daniel ’s, Vermouth rosso, Southern&Confort, bitters), un “Manhattan” atipico caratterizzato da un ingresso morbido e fruttato dominato dalle note del Jack Daniel’s ed un finale leggermente acidulato dato dalla presenza del Southern&Confort.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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