Leandro Serra: al Duke tra nuovi drink e sicurezza

Lo staff del Duke

Lo staff del Duke

N.d.r. L’intervista è stata realizzata prima della pubblicazione degli utlimi Dpcm

Inutile negarlo: l’emergenza sanitaria del Covid-19 ha colpito l’industria dell’ospitalità nella nostra penisola con una violenza immaginabile. Un problema grave e reale che ha richiesto un forte spirito di adattamento da parte dei locali per adattarsi e aprire le proprie porte al pubblico. Nell’ultimo mese una delle regioni maggiormente colpite dal contagio e dall’attenzione mediatica è sicuramente la Sardegna; tra immagini abbastanza preoccupanti di assembramenti selvaggi e mascherine di fatto assenti, sarebbe facile gettare il dito accusatorio contro i gestori dei locali e accusarli di essere gli untori dell’isola. Una visione sicuramente riduttiva, inesatta e ingiusta e che non tiene conto invece dell’impegno profuso da tantissimi bar e locali per garantire la sicurezza degli ospiti dell’isola. Ne abbiamo parlato con il Bar Manager del Duke, storico locale a La Maddalena, Leandro Serra.

Leandro, come sono cambiati i piani per la riapertura del Duke dopo il lockdown?

“È stata una riapertura abbastanza complicata. Con la mia Head Bartender Laura Schirru avevamo programmato tante cose durante l’inverno per la stagione estiva, poi abbiamo dovuto riorganizzarci e siamo riusciti comunque a tirare fuori un bellissimo menù che ci sta dando molte soddisfazioni”.

Ammenthos

Ammenthos

Che linee guida avete seguito nel progettare il nuovo menù?

“Abbiamo cercato di riprendere un po’ le fila del percorso iniziato con il precedente menù; abbiamo iniziato con una sezione dedicata all’identità territoriale sarda, cercando di mettere in evidenza i prodotti di questa terra meravigliosa, come ad esempio dei bitter, delle bollicine, un vino passito e un liquore al prugnolo del territorio. La cosa più bella è non è stata solo l’utilizzare questi prodotti in miscelazione, ma anche il riscontro da parte dei clienti riescono ad apprezzarli sempre di più”

Quali sono i cocktail che consiglieresti di provare del nuovo menù?

“Sicuramente tra i drink che mi hanno regalato tanta soddisfazione c’è Ammenthos,

Il bacio

Il bacio

realizzato con  un mix di Rum Gosling e rum Jamaicano uniti con del passion fruit, lime, falernum e un top di ginger beer presentato in un bicchiere che riprende le maschere Mamuthones tipiche sarde; un’altro drink che sta piacendo molto è Il Bacio, dove usiamo un bitter al timo che si sposa con  l’Aperitivo Sardo e il Rabarbaro Zucca, impreziosito da gocce di tintura Jefferson e decorato con una crusta di sale e cioccolato fondente. Tra le ricette create da Laura invece, che stanno riscuotendo molto successo non posso non citare L’innominato, un drink complesso ma di facile beva con Gin, pompelmo rosa fresco, lime, zucchero e basilico; anche il Ringo Starr, un twist sul classico Kamikaze con note di cedro e salvia sta andando molto molto bene”.

Innominato

Innominato

Come vi siete adattati invece alle restrizioni imposte dall’emergenza?

“Subito dopo il lockdown c’era tanta paura, quella che si sta vivendo anche adesso, ma sopratutto c’era tantissima incertezza perché nessuno sapeva come muoversi e come poter garantire la sicurezza dei clienti. Questo clima di incertezza ci ha spinto però a voler lavorare meglio e alzare ancora di più l’asticella del servizio per garantire ai nostri clienti un locale sempre sanificato e a norma e per farlo abbiamo investito molto, aumentando anche di un’elemento lo staff rispetto all’anno scorso”.

Che tipo di accorgimenti avete preso per garantire la sicurezza dei vostri clienti?

Ringo Starr

Ringo Starr

“Abbiamo messo in campo tutto quello che era in nostro potere per garantire la sicurezza dei nostri ospiti, dal gel per le mani all’eliminazione dei tovagliolini di carta in favore di quelli in stoffa da ristorante; insomma abbiamo cercato di creare la condizione più igienica e sicura possibile dall’ingresso all’uscita del bar. Ovviamente quelli che se ne fregano e non rispettano le norme ci sono, ma ti dovessi dire rispetto a quelli che le rispettano stiamo parlando di un’esigua minoranza. È chiaro che poi c’è sempre un po’ di incoscienza da parte di alcune persone che sottovalutano il problema, ma noi da parte nostra continuiamo a fare di tutto per rispettare le regole finché non cambierà la situazione o le regole stesse”.

Giorgio Morino

"L'incapacità di stare fermo e il desiderio di scoprire sempre cose nuove mi ha portato a scrivere. Il cinema è stata la mia prima casa, il mondo era la luce del proiettore in una sala buia e affollata. Fuori dal cinema c'era Springsteen e il rock 'n' roll, immagini di un'America che forse non esiste più a bordo di una Chevelle decappottabile. Un giorno ho scoperto il whisky, e da quel momento la mia vita non è stata più la stessa. Perché non scrivere anche di questo in fondo? Cocktail preferito: whisky sour Distillato preferito: Talisker 10 anni"

Be first to comment