Florería Atlántico -

Ci si potrebbe passeggiare davanti migliaia di volte senza accorgersi di ciò che si cela dietro l’apparente vetrina di questo fioraio. Come ogni perfetto speakeasy che si rispetti, infatti, la Florería Atlántico nasconde, sotto mentite spoglie, la sua natura di miglior cocktail bar di tutta l’Argentina (e forse dell’intero Sud America). Situato nel quartiere di Retiro, zona vicina alla principale stazione di Buenos Aires ma dallo spirito ben più elegante, ricco e dorato, questo locale è riuscito a guadagnarsi negli anni una notevole fama internazionale. Per chi infatti saprà scoprire la sua anima segreta il cocktail bar si rivelerà in tutto il suo splendore, con un’atmosfera intima e suggestiva nonostante la folla che costantemente gremisce la lunga e stretta sala. La luce soffusa, la varietà degli avventori, dai ragazzi più giovani ai ministri del governo, l’arredamento elegante e sobrio, saranno la perfetta cornice per una serata passata fra ottime tapas ed un cocktail prelibato. Non è infatti così banale per uno speakeasy fornire un servizio di ristorazione al livello della Florería Atlántico, con pesce sempre freschissimo, carni di prima scelta e piatti come le “sardinas portughesas” o il “pulpo español asado” (personalmente provati e da provare). E’ però ovviamente il bar il cuore di questo locale. L’idea di Aline Vargas, Renato ‘Tato’ Giovannoni e Julian Diaz nasce dalla volontà di riprendere l’antica tradizione della miscelazione di Buenos Aires, risalente all’inizio del XIX° sec., adattandola però al gusto di un pubblico più moderno. Il paese sudamericano ha rappresentato infatti, fra la metà dell’‘800 alla metà del ‘900, un crogiolo di culture, in cui il bar si è trasformato in un “porto nel porto”. Di quella tradizione si fa quindi erede la Florería Atlántico, con un menù piuttosto vasto, diviso per le aree geografiche che hanno influenzato la creazione dei singoli drink.

Così, attraverso le pagine di questa carta si può volare dalla Polonia, con una selezione di drink a base vodka come il Bisonte de Verano (Vodka Zubrowka, succo di mela e cetriolo, ginger ale) o il Tónico Herencia Goyeneche (Vodka, Hesperidina,succo di lime e sciroppo di spezie, Tonica Pulpo Bianco, un buon Tango con profumo di Azahar), alla Spagna di cui abbiamo provato lo splendido Mitaz Bloody Mary Mitaz Gazpacho (Gin Principe, Jerez Tio Pepe, salsa di pomodoro e castagne arrosto, Salsa inglese, Tabasco e limone), un twist sul bloody mary con il gazpacho in cui l’aroma di castagna arrosto aggiunge un carattere speciale al drink e il side di pane bagnato con lo stesso bloody mary ne acuisce l’esperienza gustativa. Chi poi potrebbe rappresentare meglio l’Inghilterra di William Shakespeare (El Corazon roto de Otelo, un cocktai a base di Gin London dry, un cuore spezzato, tonica Cunnigon y rosmarino)? Mary Poppins forse (Mary Poppins goes Punk con Whisky, Drambuie, Agua dulce de Cerveza y Cebada, arancio e cannella)? Ancora Europa con la Francia con un twist sul Sazerac (Sazerac de Lion), Cognac, bitter Atlántico, sciroppo di Champagne, profumo di Pernod, Anice stellato e buccia di limone) o con La ruche, cocktail preparato con Las perdices sauvignon blanc, St.Germain, Polen, succo di lime, sciroppo speziato y Maracuyá) ma anche il mélange della cultura creola, fra cui una variante sul Negroni (Balestrini Negroni preparato con Gin Principe de lo Apostoles, Campari, Amaro Averna, Agua de mar y eucapilpto, affumicato a la Parrilla de Floreria) o un buon Grog (Ron, sciroppo speziato e soda di Mate Cocido, Yuyos, buccia di arancia e pompelmo, erbe aromatiche). Un ultima nota la meritano infine i drink della selezione Los recomendados de Príncipe de los Apóstoles, in particolare due tonic che richiamano direttamente le usanze e la tradizione argentina: il Cin Tonic e, soprattutto, il Tereré Tonic preprato, appunto, con il Tereré una bevanda a base di Mate ma più fresca ed estiva.