Ventiquattro ore a Taormina

Bar Belmond Grand Hotel Timeo

La magnifica terrazza del Belmond Grand Hotel Timeo

Taormina è sicuramente uno degli angoli più incantevoli ed affascinanti del nostro paese, un luogo unico in cui trascorrere una vacanza, che si tratti di un singolo giorno o di una mese intero. Qui tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica, la storia che traspira da ogni parete, la bellezza intatta della natura, la cultura del Teatro Greco e del festival cinematografico, il gusto della cucina  e delle materie prime locali. Passare ventiquattro ore in questo paradiso è un’esperienza indimenticabile, che diviene ancor più memorabile trascorrendo la propria giornata fra i giardini, la spiaggia, i saloni e le terrazze del Belmond Grand Hotel Timeo e del Belmond Villa Sant’Andrea. Due strutture molto diverse fra loro che, proprio per le loro differenze, possono diventare complementari; perfetto per una cena di classe o una colazione il primo, ideale per una giornata al mare o un aperitivo al tramonto il secondo. Proviamo così a raccontare il nostro viaggio a Taormina alla scoperta di questi due magnifici hotel e dei suoi cocktail bar. Giunti in Sicilia subito dopo pranzo decidiamo di salire al centro del paese, sulla collina che domina le baie, fino all’ingresso del Grand Hotel Timeo, esattamente accanto a quello del Teatro Greco. I giardini curatissimi, i fiori colorati, gli spazi elegantemente arredati, l’atmosfera ricercata e conciliante ci fanno capire immediatamente di essere nel posto giusto. La nostra passione ci spinge subito verso il bar, semplice e, forse anche per questo, splendido. Non servono infatti inutili lustrini per esaltare una location tanto magica. Ad accoglierci, con stile e simpatia, Alfio Liotta,

Alfio Liotta

Alfio Liotta

head-bartender e memoria storica dell’hotel. Dopo averci raccontato le radici antiche del luogo, primo albergo dell’intera Taormina, iniziamo una bella chiacchierata che spiega immediatamente quella sensazione di benvenuto respirata sin dal primo passo. “Per sviluppare la mia filosofia in cui al centro c’è il cliente e il suo benessere, ho iniziato subito a lavorare sul mio team” ci dice Alfio Liotta, “investendo tempo ed energia in formazione e cercando di trasmettere la mia idea di bar come oasi felice, come luogo in cui assaggiare prodotti di altissima qualità in un contesto dall’atmosfera magica”. Oasi felice è esattamente la definizione che stavamo cercando. Anche se l’ora dell’aperitivo è ancora lontana, mentre continuiamo a parlare assaggiamo un paio di drink, che ben rappresentano l’idea descritta dal barman. L’“Etna Spritz”, variante del classico “Spritz”, e il “Chierichetto”, twist sul “Negroni”, sono infatti un esempio di quel mix fra eccellenze autoctone, come l’Amaro Amara, prodotti ricercati, come l’O de V al chinotto, tradizione ed innovazione di cui stavamo appunto parlando.


 

“Etna Spritz”: Amara Rossa (amaro prodotto sull’Etna a base di arance rosse), Champagne, Soda, Bitter Campari


 

Il Belmond Villa Sant'Andrea

Il Belmond Villa Sant’Andrea

Il sole è ancora alto e il caldo si fa sentire, così decidiamo di scende in spiaggia. Il nostro però è solo un arrivederci. Con la veloce teleferica raggiungiamo il lungomare, a Mazzarò, una delle più belle baie del paese, dove troneggia Villa Sant’Andrea. Come ogni bagnante o turista, stavolta scegliamo lettini e cabanas per il nostro pomeriggio, perfetti per godere appieno dell’estate incipiente, prima di passare al cocktail bar dell’hotel. Basta salire pochi gradini, magari con il costume ancora bagnato per accomodarsi al bar, e assaporare un rinfrescante “Sicilian Mojito”, drink ideato da Claudio Adelfio, Barman del Belmond Villa Sant’Andrea, come reinterpretazione alla siciliana di questo intramontabile classico. Un drink perfetto per questo locale tanto particolare, tanto diverso dal solito.


 

“Sicilian Mojito”: Rum, Succo di limone, Spremuta d’arancia, Cedrata, Menta


 

“La differenza fondamentale tra un classico bar di passaggio e un bar come il nostro è il tipo di fruizione da parte della clientela”, spiega  Claudio Adelfio, “se infatti in un normale bar, seppur in un contesto alberghiero, l’ospite arriva solitamente per godere di un momento della sua giornata, che sia aperitivo o

Claudio Adelfio

Claudio Adelfio

dopocena, da noi spesso ci si ferma per diverse ore. Questo porta ad instaurare una relazione speciale con il cliente: il nostro staff esce costantemente dagli schemi e interagisce con l’ospite abbattendo le barriere in una sorta di intrattenimento  informale creato da una canzone al pianoforte o da una semplice chiacchierata”. Ed infatti anche noi ci fermiamo all’ombra delle alte piante, in attesa del magnifico tramonto, gustando un’altra variante del “Negroni”, l’“Eternity”. Piuttosto diverso dalla versione tanto amata dal conte Cammillo, questo cocktail appare una perfetta rivisitazione in chiave locale, per l’aggiunta dell’amara rossa e del marsala.


 

“Eternity”: Bitter Campari, Gin, Marsala, Amara Rossa


 

Claudio Adelfio sul mare

Claudio Adelfio sul mare

Quando il sole scompare dietro l’orizzonte ci congediamo da Claudio Adelfio, risalendo al Grand Hotel Timeo. Una magnifica cena in terrazza, con pesce freschissimo e raffinate ricette, è il preludio ideale per una serata al banco di Alfio Liotta. Ci sentiamo orami a casa e fra un aneddoto e l’altro l’head-bartender ci racconta delle stagioni passate qui, “lavorare come Barman al Timeo significa adattarsi a diversi tipi di clientela, dall’ospite dell’albergo al cliente esterno”. Continua poi Alfio, “questo mestiere oggi mi dà la possibilità di incuriosire gli ospiti con le mie storie e nel contempo di entrare nelle loro: il nostro bar è un luogo magico in cui molte barriere si abbattono e si possono creare delle esperienze uniche che vanno al di là del semplice momento del bere”. Da amanti dei grandi classici, mentre continuiamo la nostra piacevole chiacchierata, assaporiamo il “Sicilian Martini”, aromatizzato con marsala secco, ed il “Literary Old-Fashioned”, drink rivisitato in chiave letteraria con l’aggiunta di Brandy, liquore amato da molti scrittori e letterati, tra cui Toulouse Lautrec ed Ernest Hemingway.


 

“Literary Old-Fashioned”: Brandy, Marsala, Zolletta di Zucchero, Angostura, Soda


 

L’ora è orami tarda e anche se l’head-bartender ci confida che, con il cliente giusto, la notte non è mai troppo giovane, decidiamo di ritirarci. Abbiamo conosciuto luoghi eccezionali, che restano nel cuore, vivendo una giornata davvero indimenticabile; l’atmosfera esclusiva e incomparabile, le chiacchiere amichevoli, le belle persone conosciute, i drink assaporati hanno reso la nostra permanenza a Taormina davvero irripetibile.

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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