World Class 2021: I Protagonisti – Riccardo Cerboneschi

A qualche settimana dall’incoronazione del vinciotre italiano della Diageo World Class 2021 continuiamo il nostro ciclo di interviste ai bartender che vi hanno preso parte incontrando Riccardo Cerboneschi
Raccontaci la tua formazione professionale e, in primis, da dove arriva la tua passione per il bartending… Riccardo Cerboneschi
Se sono un barman la “colpa” è di mia mamma, che a 19 anni mi ha obbligato a lavorare in un chiringuito sul mare. Io proprio non volevo andarci ma giorno dopo giorno mi sono innamorato della possibilità di scambiare due parole con clienti sempre nuovi. Ogni giorno era scoprire qualcosa di nuovo. Da qui ho cominciato a voler migliorare la qualità dei prodotti che servivo e ho iniziato a frequentare i primi corsi da barman, in scuole tra Roma e Grosseto. Di giorno lavoravo al mare, di notte in discoteca.
Da qui decisi di trasferirmi a Firenze per provare a crescere ancora di più e ho avuto la fortuna di poter entrare nel Team di Locale Firenze, dove grazie a Matteo di Ienno e Andrea Fiore, sono riuscito ad avere una crescita professionale molto veloce.
Sono rimasto al Locale per quasi 4 anni, anni di sacrificio ripagati da molti riconoscimenti e premi… E presto inizierà una nuova avventura!
L’edizione di questa WorldClass è stata inequivocabilmente unica. Esibirsi su una piattaforma online come ha modificato l’approccio alla gara?
Devo dire davvero unica! Prima volta che partecipavo e già dalla prima prova ho capito che l’approccio doveva essere più mentale. Se al mondo d’oggi di cocktail buoni e barman super tecnici se ne trovano ovunque, le idee, quelle uniche, originali, vincenti sono sempre più difficili da trovare.
Ho cercato di far passare l’idea, di far scoprire un modo di pensare e di vivere il bar. Ho provato ad essere me stesso al 100% e trasportare i giudici nel mio mondo. E per fortuna non è andata poi così male!
Senza emozioni per l’esecuzione del cocktail – solo da presentare – la sfida è stata più sul concept e si affida molto alla narrazione. Quali sono state le difficoltà? Lo unnamedspeech, la ricerca di informazioni, convincere la giuria?
La difficoltà maggiore è stata non riuscire a cogliere i dettagli nelle espressioni, i silenzi, le pause, gli sguardi, il “ritmo”che di solito ci permette di capire come comportarci con un cliente. Convincere i giudici, in questo modo, è stato una bellissima sfida e mi ha permesso di crescere dal punto di vista comunicativo. Le parole fanno la differenza!
 Quale è, secondo te, il segreto per un cocktail perfetto? Quando un nuovo cliente arriva al tuo bancone cosa noti subito che ti possa aiutare a capire gusti e preferenze per creare il drink cucito su misura?
Credo che ogni barman abbia il suo metodo. Il mio è conoscere chi ho di fronte già dal primo saluto, mi permette di capire se posso permettermi di fare domande più dirette o meno. In ogni caso ad ogni cliente chiedo sempre quali siano i suoi gusti, se vuole un classico o se gli va di assaggiare qualcosa di “cucito su misura”. Se il cliente torna o se ne va con il sorriso, allora forse era il drink giusto, quello perfetto non avrò mai la presunzione di averlo servito.
Quale è il tuo spirito o ingrediente preferito e perchè? E quale il drink che preferisci bere e perchè?
Amo gli spiriti che parlano di sé già dal primo assaggio, che ti trasportano completamente da un’altra parte del mondo.
Per questo Tequila e Mezcal sono i miei preferiti. Ma potrei benissimo dire Scotch.
Scelgo il cocktail da bere a seconda dell’occasione, ma ora che ci avviciniamo all’estate devo dire che esagero con il Paloma!
Il cocktail: 
Inspired By The Cask
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30 ml Johnnie Walker Black Label
30 ml Cordial di Botte
90 ml Soda di Aromi
Homemade
Cordial di botte  : infusione sous vide 4 ore a 40° con roner 20gr trucioli botte porto 10gr peduncoli di ciliegia 180gr zucchero bianco 0,5lt acqua naturale 6gr acido citrico 4gr acido malico
Soda di Aromi : distillazione in alambicco vetro borosillicato : 40gr nocciole 5gr chicchi caffè “Mamma Mia-Ditta Artigianale” 3gr cascara caffè 3gr crue cacao 10gr grani del paradiso 3gr scorze bergamotto essiccato 1,5 lt H2O
 Carbonatura con bombola di Co2

Giampiero

Dal cinema al whisky il passo può esser breve. Basta fare un viaggio in Scozia, perdersi magari nel cuore delle Highlands, e ritrovarsi a chiacchierare in un piccolo pub di Ullapool parlando di torbatura e imbottigliamenti. Nasce così una passione travolgente, girando l’Italia, l’Europa (e non solo) di degustazione in degustazione, di locale in locale... alla scoperta del meglio che questo universo può offrire. Cocktail preferito: Rob Roy Distillato preferito: Caol Ila 25 yo

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