Rimaniamo in tema di scure con un autentico classico del genere, un’inglese delicata ma dal sapore veramente imperiale: stiamo parlando della “Imperial Stout”, una varietà di dark tra le più ricercate e apprezzate. Nata a Londra nel XVIII secolo come “Russian Imperial Stout”, fu prodotta per la prima volta nel birrificio di Thrale per essere esportata presso la corte dello zar.
Fu successivamente fermentata, con gradazione più bassa, dal birrificio inglese Samuel Smith, che l’ha resa senza dubbio una delle migliori Stout in circolazione quanto a corpo, gusto ed equilibrio. Ma lasciate che vi illustri qualche ulteriore nozione di carattere storico prima di addentrarmi in una descrizione accurata della squisita bevanda in questione. Il birrificio Samuel Smith, al secolo Samuel Smith’s Brewery, fondato nel lontano 1758 nello Yorkshire, precisamente a Tadcaster, è il più antico della zona e può vantare una considerevole varietà di prodotti realizzati rigorosamente con ingredienti naturali e nel
rispetto di una secolare tradizione birraia. In tal senso, fa davvero piacere scoprire che le Ale e le Stout, a Tadcaster, vengono ancora oggi poste a fermentazione in autentici vasi di ardesia tipici del luogo (stone Yorkshire squares) al solo scopo di ottenere un gusto decisamente più corposo e rotondo. Tuttavia, forti di questo approccio legato alla tradizione, i mastri birrai della Samuel Smith’s Brewery non rinunciano di certo all’innovazione, andando a coprire, con la loro offerta, un ampio ventaglio di gusti. Alle classiche Ale come la India, la Nut Brown e l’Organic Pale si affiancano le particolarissime fruity beers (birre fruttate al lampone, fragola e albicocca) e ovviamente le Stout, declinate in tre deliziose varianti: la Oatmeal, la Organic Chocolate e, acer in fundo, la Imperial. Una birra che potrebbe facilmente essere definita come la scura par excellence,
senza se e senza ma. Color tenebra opaca allo sguardo, si fregia di una pregevole schiuma color cappuccino, molto fine ma altrettanto persistente, che contribuisce non poco a mantenerne intatte le proprietà olfattive. Al naso si presenta da subito fresca, spandendo effluvi avvolgenti di caffè tostato, zucchero di canna e malto, guidati da una lieve nota alcolica che però non disturba. Al primo sorso è calda, corposa, equilibrata, squisitamente amara ma non troppo, e l’accompagnano nuovi e gradevoli sentori di lievito e liquirizia, mentre l’alcol comincia lento a fare capolino sul nostro palato, delicato e
non invadente. Nel finale vira, intensa e più dolce, sul cacao e sul caramello, senza rinunciare all’ultimo caffè. Sorso dopo sorso, a mano a mano che la temperatura aumenta, si nota come riesca a mantenere un corpo intatto intensificando gli aromi iniziali e la componente alcolica (7 .0 %). Compagna perfetta per le fredde serate d’inverno, date le sue intrinseche caratteristiche si consiglia di servire a una temperatura non superiore a 15° C, accompagnando la degustazione, ove possibile, con un dolce a base di cacao. In conclusione, una birra elegante, di grande personalità, adatta a chi ama la tradizione e il gusto intenso: una birra che meriterà di certo la vostra attenzione, sempre che siate disposti a passare al “lato scuro”.