World Class 2021: i protagonisti – Lorenzo Fallovo

Mentre proseguiamo con le nostre interviste, andiamo a conoscere meglio Lorenzo Fallovo ed il suo cocktail presentato durante la Diageo World Class di quest’anno.

 

Raccontaci la tua formazione professionale e, in primis, da dove arriva la tua passione per il bartending…

Lorenzo Fallovo

Lorenzo Fallovo

La passione per il bartending nasce un po’ per caso. Avevo 17 anni e ancora frequentavo scuola , quando per racimolare qualche soldino in più per togliermi qualche sfizio iniziai a lavorare nelle discoteche delle volte e in qualche bar , come cameriere il fine settimana.
Proprio lì conobbi un bartender , ed ero affascinato dalle movenze , da come lavorava e da come si approcciava alle persone.
Da lì dopo un anno uscito da scuola decisi di fare un corso prendendomi un anno sabbatico dagli studi e… non ne sono più uscito da questo mondo. Provai ad andare a Milano lavorando in vari club notturni . poi tornando in vacanza nella mia zona ,
Ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare a Kasa Incanto situato sul golfo di Gaeta in provincia di Latina. Avendo la fortuna di entrare sotto l’ala di Fabio Camboni ( che tra tante litigate e sgridate) mi ha insegnato molto .
Da li decisi di fare un master di Food & beverage manager , dandomi l’opportunità di entrare a far parte di una famiglia pazzesca( così la definisco) quella Del DOPING CLUB Milano situato all’interno del The Yard Hotel all’ora capitanata da uno dei personaggi che ritengo più influente di questi nostri anni , Francesco Galdi. Il Doping Club mi ha aperto un mondo pazzesco rimanendo la mia casa per quasi 2 anni. Per vari motivi familiari e per questo anno che ci ha sconvolti tutti ho dovuto abbandonare la ciurma .
Prossimi progetti futuri? Ce ne sono tanti ma meglio non dirlo ora !

L’edizione di questa WorldClass è stata inequivocabilmente unica. Esibirsi su una piattaforma online come ha modificato l’approccio alla gara?

Si quest’anno è stata una Worldclass unica sotto molti aspetti. Uno dei quali il livello altissimo anche dei colleghi in gara.
L’approccio online ha modificato un po’ l’approccio perché in questo modo eravamo tutti praticamente alla pari, pensando che comunque esibirsi in pedana cercando di trasmettere emozioni dal vivo è completamente più influibile a giudizio finale.

Senza emozioni per l’esecuzione del cocktail – solo da presentare – la sfida è stata più sul concept e si affida molto alla narrazione. Quali sono state le difficoltà? Lo speech, la ricerca di informazioni, convincere la giuria?

Lorenzo Fallovo

Lorenzo Fallovo

Non ho trovato molta difficoltà nell’approccio online , ma giustamente la parte narrativa e di concept a mio avviso predominavano più del drink finale preparato per la presentazione. È stato molto stimolante perché ci ha immedesimati come se stessimo presentando un vero e proprio progetto di business a degli investitori.

Quale è, secondo te, il segreto per un cocktail perfetto? Quando un nuovo cliente arriva al tuo bancone cosa noti subito che ti possa aiutare a capire gusti e preferenze per creare il drink cucito su misura?

Come dice il Grande Guru Mauro Lotti…
-non esiste il martini perfetto, ma c’è un martini per ognuno di noi. Basta solo scoprire quale sia.-

Questo per me dice tutto non solo per Il grande Martini cocktail ma per qualsiasi drink.

Quale è il tuo spirito o ingrediente preferito e perché? E quale il drink che preferisci bere e perché?

Non ho principali preferenze per i distillati, ma se devo darla direi Tequila e rum( preferibilmente invecchiati per la loro morbidezza e ricchezza di sapori).
Il drink che preferisco in assoluto è il Daiquiri , lo berrei a tutte le ore mi trasporta proprio in un altra dimensione quasi come fossi ai Caraibi hahaha

Tornando a questa edizione della world class chi vincerà secondo te? Quali sono i concorrenti che ti hanno impressionato di più?

I concorrenti che mi hanno impressionato maggiormente sono Marco Dongi oltre ad essere un mio amico è un grande professionista , Marco Masiero e Fabiana cannella .
Chi per me vincerà? Vorrei astenermi da questa domanda per non portare sfortuna a qualcuno .

 

 

Be-e Revolution

Be-e Revolution

Il Cocktail

Be-e Revolution

Ketel One Vodka enfleurage con cera d’api aromatizzata alla camomilla.

Cordiale di Arancia fermentata in cera d’api.

Country Wine di arancia e miele

Bees need soda .

Servito su un sottobicchiere piantabile composto da semi di fiori di campo.

L’ispirazione parte da una filosofia astrattista ” proprio perché loro cercano nei colori e nelle forme di far capire alle persone comuni cosa fosse necessario ovvero la Realtà . Quella realtà migliore che molto spesso sfugge e stato scomparendo , nel rispetto dell’ambiente e di questi meravigliosi esseri LE API.
Cercando di focalizzare il concept su qualcosa di concreto facendo passare il drink in secondo piano.
Ovvero mi serviva qualcosa che aiutasse ad approcciare e interagire ancor di più con l’ospite , creando un contatto visivo e storico… e ho creato questi sottobicchieri piantabili( praticamente fatti in casa con carta riciclata) composta anche da acqua di bollitura delle patate per fare da collante e cotone organico.
In modo tale che l’ospite una volta finito di bere può portar via il sottobicchiere piantando a casa o in giardino contribuendo all’impollinazione urbana, visto che in pochi sanno che rispetto a quella agricola dei campi è molto migliore perché esente da pesticidi.
Ritornando al drink è un drink molto beverino, fresco , e dissetante da poter essere consumato in qualsiasi ora della giornata avendo anche una gradazione alcolica molto bassa ( 19°).
Ho cercato di cercare un drink con zero scarti, riutilizzando i prodotti più volte in maniera diversa .

Be first to comment