Head to head bar competition: la finale

Finalmente si è giunti alla tanto attesa finale dell’Head to head bar competition al Jerry Thomas Speakeasy . Gli otto vincitori delle precedenti manche (Dario Spenuso, Michele Ferruccio, Alessandro Venturi, Giulia Castellucci, Fabrizio Rossi, Federico Tomasselli, Daniele Ferraiuolo, Mirko Barranca) si fronteggeranno dietro il bancone del mitico locale di Vicolo Celllini. Per questa ultima gara alcune novità nel regolamento per rendere le sfide più accattivanti e probanti, e una giuria non solo tecnica, infatti accanto a Roberto Artusio, padrone di casa al Jerry Thomas Speakeasy, e Massimo D’Addezio, (Co.So.) ci saranno il comico Stefano Vigilante e il pittore ed artista Antonio Fida. Cristian e Daniele

Il bancone

Un bancone incredibile quello del Jerry Thomas Speakeasy, con una bottiglieria vastissima che presenta le più introvabili produzioni di distillati e liquori, una scelta di mezcal unica e i famosi Vermouth del Professore di produzione propria. I contendenti possono veramente sbizzarrirsi tra guarnizioni, spezie, sali, zuccheri  e  bitter ( tra cui rosa canina, clerical, abanero, coffee e jasmin tea). Ovviamente non pteva mancare una vasta scelta di home made (tutti 2 a 1)  che fa invidia a molti locali romani e non solo, tra i quali sciroppo agave e zenzero, il cordiale chinotto e agave, solo per segnalane due.

I quarti

Visto che si è alla finale le difficoltà vengono introdotte subito, così Giulia Castellucci e Daniele FerraiuoloDaniele Ferraiuolo si troveranno a sfidarsi con trenta secondi in meno. La base pescata dalla roulette è il gin, la bottiglia scelta è il Bobby’s. Il turno lo passa Giulia Castellucci con una rivisitazione del gin gin mule (gin 45 ml, Pastis 51Pernod Ricard 1/2 oz, simple syrup 1/2 oz., lime 3/4 oz.,ginger beer) su Daniele Ferraiuolo e il suo Collins aromatizzato al bergamotto ( gin, simple syrup, bergamotto Quaglia, Chartreuse, succo di limone). Il secondo quarto di finale vede contro Federico Tomasselli e Michele Ferruccio,Michele Ferruccio base Mezcal Nuestra Soledad per un drink da servire obbligatoriamente in coppa. Federico propone un “Mezcal suor” ( Mezcal 70 ml, bitter al tè 2/3 dash, lime 25 ml, Orange bitter 2 dash, simple syrup, assenzio Quaglia 5 ml, maraschino 3 dash e bianco d’uovo), risultato il migliore, mentre Michele ci offre un Twist sul Negroni (Mezcal 30 ml, Cynar 30 ml, Carpano antica formula 30 ml, bitter al pimento e bitter al bergamotto). Fabrizio RossiTerza sfida con il Vermouth del professore – rosso per Alessandro Venturi e Fabrizio Rossi, come difficoltà devono preparare il cocktail per tre persone. Da una parte l’eggnog di Venturi (una bevanda calda con una base di rossi d’uovo con zucchero e noce moscata, pimento e chiodi di garofano), dall’altra il  drink di Rossi conDario Spenuso Polugar, liquore Strega, Vermouth del Professore, bitter al caffè, utilizzando la tecnica del throwing. Purtroppo Rossi cade nell’overtime a causa di uno zest al limone, lasciando strada libera a Venturi. Ultimo faccia a faccia tra Mirko Barranca e Dario Spenuso. Cocktail solo in coppetta con il Pastis 51 Pernod Ricard. Vince Mirko Barranca che prepara un drink sour con 51 ml di Pastis, 40 ml di lime, pompelmo rosa, 1 barspoon di sciroppo di zucchero, 3 dash di Orange bitter e bianco d”uovo, sul cocktail di Dario Spenuso ( 20 ml di Pastis, Chartreuse, Crème de Menthe del Jerry Thomas Speakeasy, anice stellato, cardamomo e 4 dash di pompelmo).

Le semifinali

Iniziano le semifinali di quest’ultimo round dell’Head to Head bar competition con delle novità: un giudice in più, Raffaele Rendina (enologo per Rosso Peynaud), il dover preparare un classico dopo la gara d’invenzione e ben due ingredienti scelti dalla giuria. Prima sfida Giulia Castellucci vs Federico Tomasselli. Gli ingredienti scelti sono il Rum Lemonheart 151 proof e il Jenever Notaris. Entrambi preparano un tiki. Quello di Giulia Giulia Castellucci è composto da 30 ml di Rum, 20 ml di Jenever, 15 ml di Pierre Ferrend Dry Curaçao Triple sec Liqueur, 20 ml oz. di sciroppo di camomilla e 20 ml oz. di lime. Mentre Federico realizza un tiki sulla base del Jenever cocktail shakerato con un flot di Rum Lemonheart 151 proof (20 ml di rum, 50 di jenever, 1 barspoon di simple syrup, 1 barspoon di sciroppo di passion fruit, un “tappetto” di Pierre Ferrend Dry Curaçao Triple sec Liqueur). La sfida sul classico prevede la realizzazione precisa di un Mai Tai 1944 Original Trader Vic’s Recipe; purtroppo Giulia Castelluci, data l’emozione incappa in alcuni errori, portando alla sfida finale Federico Tomasseli. Seconda sfida Alessandro Venturi contro Mirko Barranca. Mirko BarrancaIngredienti scelti: Talisker Storm e DOM Benedectine. La prima manche è una sfida tra twist su grandi classici. Alessandro Venturi sfodera un twist sul “Blood and sand” (Talisker Storm, DOM Benedectine,Sangue Morlacco , succo di arancia e per concludere jasmin tea bitter), mentre Mirko Barranca ci regala una variazione del “Rob Roy” (50 ml di Talisker Storm, 10 ml di DOM Benedectine, 40 ml di Carpano Antica Formula, 3 dash di chocolate bitter e 3 dash di orange bitter). Come sfida sui classici la giuria propone un “The last word”( una parte di gin, una parte di succo di lime, uno parte di Chartreuse e una di Maraschino), ma il drink del Detroit Athletic Club lascia i due sfidanti senza parole, così a decidere il finalista sarà la preparazione di un perfetto “Rusty Nail”, cocktail composto da Scotch whisky e Drambuie. Assaggiati i quattro drink la giuria decide che a sfidare Federico Tomaselli nella finalissima sarà  Alessandro Venturi.

La finale

Il gran favorito contro l’outsider; sono Federico Tomaselli e Alessandro Venturi a contendersi la palma di miglior barmanAlessanro Venturi e Federico Tomasselli under 30 della scena romana. Anche in questo caso la gara si articolerà su due cocktail: oltre la sfida d’improvvisazione i due concorrenti dovranno  preparare anche il loro cavallo di battaglia. Ultima base sorteggiata per l’Head to Head bar competition è il Fernet Branca, di cui bisognerà usarne almeno 40 ml. Tomaselli è il primo a salire sul bancone. Il suo drink, “Eco”, composto da 50 ml di Fernet-Branca, 40 ml di Gonzalez-Byass Jerez-Xérès Sherry Elegante Amontillado, 2 barspoon di Crème de Menthe del Jerry Thomas Speakeasy. Mentre come cavallo di battaglia propone un classico della miscelazione ovvero un “Pegu Club Cocktail” ( 60 ml di gin,15 ml di orange Curaçao, dash di orange bitte e angostura bitter, succo di lime). Ed ecco arrivati agli ultimi due cocktail della competizione, realizzati da Alessandro Venturi. Il primo, da miscelare con il Fernet Branca, un drink build con Carpano Antica Formula, sciroppo di lamponi e ginger beer; il secondo, il cavallo di battaglia di Alessandro, un twist sul “Daiquiri” con una forte aromatizzazione al cetriolo.

il verdettoCome spesso accade non è il favorito dai pronostici a vincere, anche in questo caso questa constatazione storica si avvera. Il vincitore della prima edizione dell’Head to Head bar competition è infatti Alessandro Venturi, di cui abbiamo saputo apprezzare le doti tecniche di miscelazione, l’arguzia nello speech da bartender navigato e una buona base teorica di conoscenza della storia dei cocktail. I complimenti vanno comunque a tutti i 64 partecipanti che si sono sfidati a colpi di twist e zest, ai 9 locali (Friends cafè, Spirito, Pimm’s Good, Freni e Frizioni, Barnum, Co.So., Banana Republic, Salotto 42, Jerry Thomas Speakeasy) che hanno ospitato e supportato le gare. Infine un ringraziamento caloroso a Cristian Lorusso e Daniele Cicchinelli, organizzatori della competizione, grandi nostromi in questa navigata tra i banconi, le bottiglie e i cocktail nei mari della miscelazione.

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